Tre anni fa, a soli 12 anni, Paul è stato condannato a 25 anni di carcere per un coinvolgimento nella morte del patrigno di un amico. Un crimine sicuramente terribile ma Paul, nonostante l’età, è stato processato come un adulto e non come un minore.

Dovrebbe essere rilasciato al suo 37esimo anno di vita.

In  Indiana i bambini che hanno compiuto 10 anni possono essere processati e condannati in tribunale come degli adulti. Da quel giorno la vita di Paul è completamente ribaltata: da ragazzo normale ad assassino.

 

Paul, un ragazzo più grande chiamato Colt Lundy di 15 anni e un altro di 12 di nome Chase Williams, avevano progettato di fuggire insieme. Il 15enne però aveva poi detto agli altri ragazzi che il suo patrigno Phil Danner non gli avrebbe mai permesso di andarsene. Per farlo dovevano ucciderlo. Lundy ha consegnato a Paul un fucile carico mentre l’altro 12enne si è rifiutato di andare con loro ed è rimasto fuori ad aspettare.

Nella sua confessione alla polizia Paul ha spiegato cosa è successo dopo: “Phil si alzò e ci vide e poi lui (Colt) gli sparò. Io rimasi scioccato, chiusi gli occhi e mi voltai“. I documenti del tribunale dicono che Paul ha detto alla polizia che era semplicemente andato con il suo amico più grande e non credeva che Colt fosse seriamente intenzionato ad uccidere il suo patrigno. Nel 2010 Paul è stato condannato a 25 anni di carcere, per aver cospirato per sparare e uccidere il 49enne Danner.

Nel dicembre scorso, la Corte d’Appello dell’Indiana dichiara che Paul dev’essere giudicato come un adulto. Se il tribunale accoglierà questa richiesta Paul potrebbe essere condannato a 65 anni e rimarrebbe in carcere fino a 77 anni. 

 

Per come stanno adesso le cose, Paul dovrà passare i prossimi tre anni nel carcere minorile, prima di essere trasferito nel carcere per adulti dell’Indiana che è noto per il suo regolamento carcerario molto duro.

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