Dopo il leone Cecil, il web insorge contro la killer di giraffe

Dopo il caso del dentista americano che ha ucciso Cecil, leone simbolo dello Zimbabwe, il web insorge contro Sabrina Corgatelli, ragioniera americana con la passione per la caccia. La donna, già soprannominata "killer di giraffe", ha pubblicato sui social immagini che la ritraggono con i suoi trofei: antilopi, coccodrilli e giraffe esanimi ai propri piedi. Intanto il fidanzato, che condivide la sua stessa passione, dice: "Cecil era solo un leone. Ne ho uccisi due e mi sono divertito".

Nei giorni scorsi avevamo parlato di Walter Palmer, dentista (nonché cacciatore) americano che aveva ucciso Cecil, leone simbolo dello Zimbabwe appartenente ad una specie rara che viveva in un parco protetto per animali. La notizia ha destato un tale clamore sul web che, a distanza di giorni, ancora si parla animatamente del fatto.

Sulla scia di tutto questo, i “fari mediatici” sono ora puntati su Sabrina Corgatelli, ragioniera americana di origini italiane proveniente dall’Idaho. Nelle proprie pagine Instagram e Facebook, infatti, la cacciatrice vanta numerosi trofei: antilopi, coccodrilli, giraffe ed altri animali di tale calibro che giacciono privi di vita accanto a lei.

E il web, nuovamente, insorge. La immagini postate dalla donna dividono in due la Rete e i commenti degli utenti: chi condivide la stessa passione per le battute di caccia la osanna, chi reputa questa attività troppo cruenta la critica aspramente. Un botta e risposta infuocato, che si alimenta giorno dopo giorno.

Nell’occhio del ciclone, la ragioniera americana, oltre a pubblicare sul web e sui social le immagini delle imprese compiute, pubblicizza allo stesso tempo anche le armi utilizzate e le tenute da caccia. Noncurante delle critiche, Sabrina Corgatelli risponde agli attacchi dando valore alla propria passione sportiva e rincarando ulteriormente la dose postando frasi come: “Presto avrete altro materiale di cui parlare”.

E alle parole della donna seguono i commenti del fidanzato, Aaron Neilson, a sua volta appassionato di caccia che ha spezzato una lancia a favore di Walter Palmer commentando:

Nelle ultime settimane anch’io ho ucciso due leoni. Teniamo presente che stiamo parlando di un leone e non di Cecil, Bob, Sammy o qualsiasi altro nome umano. Un leone selvaggio che vive in un parco nazionale. Punto.

Queste dichiarazioni fanno parte di un lungo post che lo stesso Neilson ha reso pubblico e divulgato in rete, precisando di non conoscere bene i termini della vicenda di Cecil, ma ponendo l’attenzione sulla responsabilità che necessariamente hanno le guide locali che hanno accompagnato il dentista americano nella battuta di caccia.

La coppia, quindi, difende strenuamente la propria passione a discapito delle feroci critiche degli internauti. Orgogliosa della propria abilità, nei giorni scorsi la stessa Corgatelli ha postato sui social addirittura un passo della Genesi: “Ogni cosa che si muove e vive, sarà cibo per te. Così come ti ho dato le piante, ti ho dato tutto”. E il fidanzato ha rincarato la dose con queste parole:

Io e Sabrina riceviamo moltissimi messaggi carichi d’odio, senza contare anche le minacce di morte. Ma io sono un cacciatore: non mi scuso, non indietreggio e non mi nascondo.

Alla luce di tutto questo, gli ambientalisti continuano a mobilitare il web a difesa degli animali, vittime della caccia. Petizioni on-line, post di protesta, blog e forum dedicati: c’è solo l’imbarazzo della scelta. La bufera mediatica non è certo destinata a fermarsi qui. E voi ragazze cosa ne pensate? Attendiamo i vostri commenti.

Fonte Web
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