Ormai abbiamo capito che questo nuovo anno per quanto riguarda le invenzioni strane (e altre alquanto inquietanti) sembra già primeggiare sui precedenti. Questa volta il protagonista di quella che potrebbe essere una nuova scoperta tecnologica “a prova di scrittore” è il maghetto londinese più amato dagli adolescenti di ieri e quelli di oggi. Già, come probabilmente avete pensato stiamo parlando proprio di Harry Potter, il prode ragazzino che ha letteralmente stregato e conquistato tutti con i suoi libri e i successivi film al cinema firmati Warner Bros.

Ma, allontanandoci dalle pellicole nelle grandi sale, la novità per questo 2018 ha a che fare con i libri della saga: per la gioia di tutti i più grandi amanti delle avventure dei tre studenti Grifondoro più intraprendenti di Hogwarts, ecco che per il dicembre di quest’anno è in arrivo un nuovo episodio tutta la leggere con il titolo Harry Potter e il ritratto di ciò che sembrava un gran mucchio di cenere. Sorpresi? Come non esserlo! Dopo l’ultimo capitolo uscito nelle librerie italiane nel 2007, l’autrice J. K. Rowling aveva infatti messo la parola “fine” alle vicende di Harry, Hermione e Ron… Com’è possibile, perciò, che esca un nuovo capitolo? Beh, se il titolo vi sembra un mix fra il familiare e il bizzarro, non preoccupatevi, è tutto normale: il particolare che differenzia Harry Potter e il ritratto di ciò che sembrava un gran mucchio di cenere dagli tutti i precedenti sta nel fatto che a scriverlo non è stata J. K. Rowling!

Quest’ultimo scritto è stato infatti creato da una tastiera automatica che, dopo aver letto e analizzato tutti i precedenti sette libri del maghetto, ne ha scritto uno da zero. Questa innovativa tastiera è stata creata dal team di Botnik, un gruppo di artisti (fra i più famosi l’ex sceneggiatore Jamie Brew e l’ex editore newyorkese di fumetti Bob Mankoff) celebre per le sue “stranezze” tecnologiche.

Botnik è una comunità di scrittori, artisti e sviluppatori che collaborano con delle macchine per creare cose nuove e strane.

Cita il sito internet del gruppo. Ma come funziona questa innovativa tastiera? A spiegarlo è, ancora una volta, il sito dell’azienda: funziona tramite un’attenta analisi della combinazione delle parole basata sulla grammatica e sul vocabolario utilizzato nello scritto:

Vorremmo, egoisticamente, non sostituire l’umanità con gli algoritmi. Al contrario, vogliamo trovare modi naturali in cui le persone e le macchine interagiscano per creare ciò che nessuno avrebbe creato da solo.

Ha spiegato il team nella pagina dedicata. Vi sembra incredibile? Come darvi torto! Significa che potremo fare a meno dell’autrice per bearci di nuove avventure del mondo potteriano? No, sfortunatamente (o fortunatamente!) non è proprio così. Il risultato creato dalla tastiera è sì un libro simile ai precedenti, per quanto riguarda lessico e vocaboli, ma non senza bizzarre stranezze.

Magia: era qualcosa che Harry Potter pensava fosse molto buono. […] Fogli coriacei di pioggia sferzavano il fantasma di Harry mentre camminava sul terreno verso il castello. Ron era lì e stava facendo una specie di frenetico balletto di tip tap.

Si legge in un passo del libro pubblicato sul sito internet ufficiale del team di Botnik. E se questo primo pezzo può sembrarvi quasi verosimile se paragonato ai precedenti sette libri, ecco che poco dopo la narrazione precipita in un oblio senza un senso logico:

Vide Harry e iniziò immediatamente a mangiare la famiglia di Hermione. La maglietta di Ron da Ron era brutta quanto Ron stesso.
Se voi due non riuscite a unirvi felicemente, diventerò aggressiva“, confessò la ragionevole Hermione.

E ancora:

E cosa dici della magia di Ron?” propose Ron. Per Harry, Ron era un uccello chiassoso, lento e morbido. A Harry non piaceva pensare agli uccelli.

[…] Guardarono la porta, urlando su quanto fosse chiuso e chiedendogli di essere sostituito con una piccola sfera. La password era “Donne di carne“, gridò Hermione.

Ron, Harry ed Hermione si misero silenziosamente dietro un gruppo di Mangiamorte che sembravano minacciosi.
Va bene se ti piaccio” disse un Mangiamorte.
Grazie mille“, rispose l’altro.

Questo libro sembra essere davvero esilarante e assurdo, quasi una parodia dei libri precedenti ma, siamo sincere, forse è proprio per questo motivo che bisognerebbe leggerlo!

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