Dopo l’addio a Pechino Express, che non condurrà nella seconda edizione, Emanuele Filiberto si racconta in un’intervista sul suo privato.

Una piccola delusione professionale, ma nella vita sentimentale tutto pare andare per il verso giusto. Nessuna crisi infatti tra lui e Clotilde Courau.

Siamo molto indipendenti uno dall’altra e terribilmente complici. Le due cose possono convivere. Lei ha il suo mondo, più intellettuale, io il mio. Li viviamo, rispettando i reciproci spazi.

L’anno scorso un tumore, al setto nasale, scoperto grazie all’attenzione della moglie:

Rimasi senza voce, non ci badai più di tanto, dopo una settimana Clotilde mi convinse ad andare dal dottore. Salvandomi la vita. Fortunatamente si trattava di un tumore benigno al setto nasale, ma una volta tolto si è riformato.

Emanuele non è però completamente fuori pericolo.

Mi sono già sottoposto a tre interventi, ora sta ricominciando a svilupparsi. Il rischio è che prima o poi si positivizzi. Sto sperimentando una cura nuova a Ginevra, mantengo l’ottimismo. Sono un fatalista, certo ho vissuto e vivo momenti di angoscia e paura, specie pensando a chi mi ama.

In bocca al lupo.

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