In Italia è accusato di aver commesso due omicidi Igor il Russo, meglio conosciuto come il killer di Budrio, che è stato catturato dalla polizia spagnola dopo un conflitto a fuoco. È stato condotto in carcere e sentito dal giudice al quale ha risposto a molte domande per cinque lunghe ore. Gli atti sono stati secretati anche se trapelano alcune delle sue confessioni, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa.it: l’uomo avrebbe confessato di aver utilizzato ben 18 identità diverse in otto Paesi e di essere disponibile all’estradizione in Italia dove verrà processato per gli omicidi del titolare del bar-tabaccheria e della guardia ecologica volontaria.

Il giudice nei suoi confronti ha disposto la custodia cautelare in carcere: in Spagna dovrà rispondere di tre omicidi, quelli del 14 dicembre ai danni dei due agenti della Guardia Civil e di un allevatore, e poi anche di tre tentati omicidi del 5 dicembre scorso quando in una rapina rimasero ferite due persone.

Igor il Russo, dunque, ha risposto in italiano a tutte le domande poste dal giudice spagnolo non opponendosi al mandato di arresto europeo e accettando l’eventuale consegna in Italia per affrontare i processi relativi agli omicidi commessi ad aprile tra Bologna e Ferrara. Secondo quanto emerso da ambienti investigativi, la consegna in Italia avverrà dopo i processi per i tre omicidi in Spagna del 14 dicembre. Il killer di Budrio è stato assistito da un avvocato di ufficio e ha reso dichiarazioni in italiano con l’aiuto di un interprete: poi è stato portato in carcere a Teruel.

Per lui, in Italia, si erano mobilitati centinaia di carabinieri con cani addestrati, reparti speciali e blitz dappertutto. Ogni tentativo, però, si è rivelato vano fino all’arresto in Spagna. Nelle ultime settimane si era ipotizzata una sua fuga in Sudamerica: poi l’intervento della Guardia Civil che lo ha assicurato alla giustizia.

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