A quasi un anno di distanza, il tema del Met Gala 2018 è stato rivelato e fa già discutere.
Come riferito da WWD, “Fashion & Religion” sembrerebbe essere il futuro punto focale della mostra e dell’evento più atteso del prossimo anno.

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Nulla è ancora certo, poiché secondo la fonte, il Met-Metropolitan museum of art di New York starebbe ancora definendo tutti i dettagli relativi all’evento.
In qualunque caso non possiamo fare altro che chiederci: perché un simile e controverso tema?

La risposta è molto semplice e non scontata come si possa credere. Nel corso degli ultimi anni, molti artisti rinomati nel mondo della moda hanno citato nelle loro collezioni dei temi religiosi, più o meno espliciti.

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Basti pensare alla collezione autunno-inverno 2013 di Dolce&Gabbana che attraverso simboli celebri quali ex-voto e cherubini ha portato sulla propria passerella un assaggio di arte e storia dei mosaici siculo-normanni del Duomo di Monreale, di Cefalù e della Chiesa della Martorana di Palermo. Una collezione che ha presto fatto discutere per il forte simbolismo legato a Sant’Agata e alla Maria Vergine sull’abside del Duomo di Cefalù.

Ma non solo: protagonista di un’arte senza più barriere religiose è anche il celebre marchio Jean-Paul Gaultier, con la sua variopinta collezione del 2007 ispirata alla Santa Vergine. E ancora Givenchy con le sue stampe ispirate alle iconografie religione più celebri.

Un tema certamente delicato ma non indifferente.

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