La Madre Ha Una Relazione Con il Fidanzato Violento della Figlia

A volte sono proprio le persone che dovrebbero proteggerci quelle che ci feriscono di più: un genitore, il fidanzato... È ciò che è successo a Chelsea, 22 anni soltanto: ecco la sua triste storia.

Una storia devastante, quella di Chelsea Hopper, 22 anni. Abusata e distrutta due volte, entrambe da persone che avrebbero dovuto amarla e proteggerla: il suo fidanzato prima (ora ex) e la mamma poi che, anziché consolare sua figlia a pezzi, ha infierito sul suo dolore.

Tutto inizia quando Chelsea si confida con la mamma in merito alla relazione col suo fidanzato. La sua storia aveva preso una svolta violenta e sperava che la madre potesse aiutarla a mettere la giusta distanza tra la famiglia e il fidanzato violento. Immaginiamo che qualsiasi genitore avrebbe fatto il possibile per salvare la figlia. Ma non Jacqueline, 47 anni, la mamma di Chelsea. Invece di tagliare qualsiasi rapporto con il “genero” Kevin Scott, 35 anni, Jacqueline ha avuto rapporti sessuali con lui all’insaputa della figlia.

chelsea con mamma jacqueline
Chelsea con la mamma – Fonte: metro.co.uk

Jacqueline ha inviato a Kevin dei messaggi su Facebook esaltando le di lui doti amatorie. Nel frattempo Chelsea era tornata sui suoi passi, si era ributtata tra le braccia di Kevin convinta, come spesso lo sono le donne vittime di violenza, che il mostro sarebbe cambiato. Ma a quel punto ha scoperto lo squallido scambio di messaggi tra il fidanzato e la madre, avvenuto proprio mentre lei cercava di riprendersi.

È già terribile e straziante vivere una relazione violenta – ha detto Chelsea a Metro Ukma scoprire che il mio ragazzo era l’amante segreto di mia madre è stato troppo da sopportare… Non voglio mai più aver niente a che fare con nessuno dei due.

Chelsea ha incontrato Kevin nell’agosto 2014, quando lei lavorava in un pub. A febbraio dello scorso anno i due si sono trasferiti in un appartamento tutto loro a Scunthorpe, nel Lincolnshire, e la relazione sembrava essere decollata nel migliore dei modi.

Lui era davvero affascinante e sempre incantevole – ha aggiunto Chelsea – pensavo davvero che sarebbe stato l’uomo che un giorno avrei sposato.

Kevin ha parecchi anni in più rispetto a Chelsea ma lei non si è mai dovuta preoccupare che i suoi genitori potessero disapprovare la relazione visto che la mamma le aveva subito detto che non si sarebbe messa in mezzo finché la figlia sarebbe stata felice. Normale: un genitore vuole – o dovrebbe volere – solo la felicità per i propri figli, che si tratti della loro vita sentimentale, professionale o che sia coinvolto qualsiasi altro ambito della loro esistenza.

Ben presto, tuttavia, l’idillio ha iniziato a indebolirsi: Chelsea ha il sospetto che lui la tradisca. Prova a parlarne a Kevin, ma lui in quel momento diventa violento.

Se volevo uscire con amici lui iniziava a sfasciare le cose e lanciarmi addosso oggetti come il cellulare o il telecomando della Tv – ha detto Chelsea – È capitato anche che mi aggredisse fisicamente. Avevo pressoché costantemente un occhio nero. Mi insultava e diceva che non valevo niente. Ogni volta che piangevo mi intimava di smetterla altrimenti, diceva, ‘Ti darò io un buon motivo per piangere!’.

Chelsea è tornata a vivere con i genitori. Nonostante il padre fosse molto arrabbiato per l’accaduto, la mamma si ostinava a difendere Kevin, dicendo alla figlia cose come “Scommetto che non voleva arrivare a tanto, lui ti ama”. Jacqueline si è addirittura offerta di andare a parlare con Kevin per appianare la situazione con Chelsea.

In effetti Kevin si ravvede e torna dalla ragazza con un mazzo di rose e tante promesse destinate ad appassire ancor prima dei fiori. Lei accetta, ma poco dopo scopre i messaggi su Facebook.

Erano messaggi volgari in cui mia madre si complimentava con Kevin per le sue doti a letto. Mi sono sentita malissimo… Ero in crisi isterica – ha aggiunto ancora Chelsea – Sono andata da mia madre e le ho urlato ‘Hai fatto sesso col mio fidanzato! Come hai potuto fare questo a me?’ Lei ha negato e ha fatto di tutto per convincere mio padre che stessi mentendo. Volevo suicidarmi e mi sono chiusa nel bagno con una confezione di pillole. Per fortuna sono arrivati i miei amici e mi hanno tirato fuori di lì.

 

chelsea col fidanzato kevin
Chelsea con Kevin – Fonte: metro.co.uk

Chelsea cede ancora alle insistenze di Kevin, fino alla goccia che fa traboccare il vaso: appena prima di Natale, lo scopre a letto con un’altra.

Due giorni dopo Natale sono uscita per l’ultima volta dall’appartamento e mi sono diretta a un pub per lasciare a Kevin le chiavi. Lui mi ha strattonato trascinandomi fuori dalla mia macchina.

Non contento, l’uomo le ha lanciato le chiavi in faccia, lasciandola con un occhio tumefatto e sanguinante.

Chelsea finalmente ha trovato un nuovo fidanzato con il quale può stare tranquilla ed essere felice. Ma il dolore che sua madre ha provocato a lei e a suo padre non se ne andrà mai.

Ho insistito perché papà la lasciasse, ma sono insieme da 27 anni. Penso che lui abbia paura di essere perso senza di lei.

Kevin, intanto, è stato giudicato colpevole di aggressione ed è stato emesso nei suoi confronti un ordine restrittivo da parte dei magistrati. Deve svolgere 140 ore di lavori socialmente utili, pagare una sanzione di 660 sterline (circa 850 euro) e versare a Chelsea una cifra compensativa di 100 sterline (130 euro).

Questa storia sembra un incubo, eppure è vera. Ci sono fin troppe vicende come questa, ma sono troppo poche quelle che vengono alla luce. Al di là del vergognoso e riprovevole comportamento della madre di Chelsea, rimane la piaga della violenza sulle donne che spesso, prima di denunciare, danno una seconda, una terza, una quarta possibilità al loro carnefice. E, come abbiamo visto in questo caso, purtroppo anche i loro cari a volte le incoraggiano a tornare tra le braccia del mostro. Ci auguriamo che a nessuna di noi capiti mai una cosa del genere, ma se malauguratamente dovesse succedere, fuggiamo alla prima sberla e denunciamo: le cronache dimostrano che un uomo violento non diventa un angelo in 24 ore e che le aggressioni, anziché sparire, possono solo peggiorare.

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