Il tema dell’integrazione dei bambini autistici nelle scuole torna a fare discutere e questa volta non in senso positivo.

È un sollievo!

Grazie a Dio!

Finalmente una buona notizia! Era ora che i diritti di 35 bambini venissero rispettati invece che sacrificati per uno solo.

Sono solo tre dei terribili messaggi scritti da alcune mamme in una chat di WhatsApp, a seguito dell’espulsione di un bambino affetto dalla sindrome di Asperger dalla classe dei loro figli. Tale sindrome è una forma di autismo che compromette le capacità comunicative e può portare a comportamenti aggressivi: in questo video, per esempio, è mostrata Danielle Jacobs affetta da questa malattia la quale cerca ripetutamente di farsi del male da sola.

Protagonista suo malgrado di questa storia è un bambino di quarta elementare , nella scuola religiosa San Antonio de Padua di Buenos Aires, in Argentina. Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino El Pais, le madri hanno lamentato per mesi gli scatti violenti del bambino alla direzione scolastica arrivando addirittura a indire una sorta di sciopero nel mese di luglio.

A raccontare l’episodio è proprio la madre del bambino autistico al quotidiano online El Pais:

È successo nel mese di luglio. Dei 35 bambini ne sono entrati nella classe solo 11. Mi è stato detto che c’erano pochi bambini e ho pensato che fosse per la pioggia. Sono stata ingenua e un’altra madre mi ha detto più tardi perché era successo.

Dopo i continui reclami delle mamme degli altri alunni, il bimbo affetto dalla sindrome di Asperger è stato allontanato dalla scuola lasciando senza parole tutta la famiglia del piccolo. Ad aggravare la situazione proprio i messaggi nella chat della classe su WhatsApp, frasi senza alcun segno di comprensione. A scoprire queste raccapriccianti conversazioni è stata la zia del bambino la quale ha deciso di pubblicarle su Facebook e mostrare così l’inequivocabile maleducazione e l’ignoranza di alcuni genitori.

Dagli screenshoot effettuati dalla donna si leggono messaggi pieno d’odio nei confronti del bambino malato e c’è perfino chi definisce la sua espulsione “un sollievo” per l’intera comunità scolastica.

A commentarli sempre la zia sul social network, davvero allibita dalla situazione andatasi a creare:

Ha la sindrome di Asperger ma è un bambino così dolce e buono. Questa dovrebbe essere una scuola religiosa e invece ecco la reazione delle madri. Tutto ciò mi rende molto triste.

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Il post è stato visualizzato e condiviso da moltissime persone e ha portato la scuola a rispondere alle accuse, anche se in modo vago. L’istituto ha infatti affermato di aver allontanato il bambino poiché, a suo avviso, necessitava di un ambiente più idoneo alla sua particolare situazione. Si è però dichiarato totalmente estraneo ai commenti incivili dei genitori:

Non ci aspettavamo questi festeggiamenti e questa gioia. Dobbiamo parlare con i genitori perché non va bene, non è una cosa normale.

Ha ritenuto di rispondere l’istituto a El Pais.

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