Miracolo a Natale, salvati mamma e nascituro in codice rosso

Una donna di 54 anni, arrivata alla trentacinquesima settimana di gravidanza, è stata ricoverata in fin di vita con due litri di sangue nell'addome per una rottura spontanea dell'utero in gravidanza: le sue condizioni erano disperate, poi il "miracolo".

È stato denominato il “miracolo di Natale”. Una donna di 54 anni, originaria della provincia di Avellino, arrivata alla trentacinquesima settimana di gravidanza, è stata ricoverata ieri in fin di vita nella casa di cura Malzoni con ben due litri di sangue nell’addome per una rottura spontanea dell’utero in gravidanza, come scrive l’agenzia di stampa Ansa.it. Le sue condizioni apparivano disperate: mamma e nascituro, invece, con una grande prova di coraggio, ce l’hanno fatta ed oggi stanno bene. Non credevano ai loro occhi familiari e operatori sanitari quando hanno appreso che entrambi non erano più in pericolo di vita.

La vita della 54enne di Avellino e quella del nascituro, come scrive l’Ansa.it, erano a rischio. In clinica, fortunatamente, in quel momento c’era il primario del Pronto Soccorso di Ostetricia, il professor Carmine Malzoni, che stava formulando gli auguri di Natale ad operatori e pazienti prima di recarsi a casa dovrebbe avrebbe trascorso le festività natalizie con la sua famiglia. E, invece, Malzoni, all’arrivo della donna in condizioni disperate, si è precipitato in sala operatoria cercando di salvarla in extremis, facendo l’impossibile. E ce l’ha fatta, salvando la vita non solo della 54enne ma anche del nascituro.

Malzoni, infatti, ha effettuato un delicatissimo intervento: ha asportato l’utero della donna e poi, praticando un taglio cesareo, ha fatto nascere il piccolo. Quest’ultimo, però, ha rischiato di morire, di non farcela visto che è venuto alla luce in arresto cardiaco. E anche in questo caso il professore Carmine Malzoni ha fatto l’impossibile rianimando il piccolo in sala operatoria grazie all’intervento dei neonatologi. Dopo due ore il bebè è stato considerato fuori pericolo. Le condizioni di sua madre, che intanto ha subito quattro trasfusioni di sangue, non destano più alcuna preoccupazione.

Un “miracolo” di Natale che ha salvato la vita di due persone: quella della donna e del suo piccolo.

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