In barba alla campagna mediatica e social #MeToo, Brigitte Bardot “canta fuori dal coro” rispetto al caso Weinstein, e critica le tante attrici che, in questi mesi, stanno denunciando il popolare produttore.

Secondo la popolare stella francese, icona sexy degli anni ’60 e oggi 83enne, alcune attrici cercherebbero in tutti i modi di ottenere un ruolo in un film anche facendo le “civette” con il produttore di turno. Per questo motivo, la Bardot, ai microfoni della rivista Paris Match, ha tacciato questa ondata di denunce come “ipocrita, ridicola e senza interesse”.

Ci sono molte attrici che fanno le civette con i produttori per strappare un ruolo poi vengono a raccontare di essere state molestate. In realtà tutto questo, invece di giovargli, finisce per nuocere loro.

Per quanto riguarda le attrici, e non le donne in generale, nella maggior parte dei casi è una cosa ipocrita, ridicola e senza interesse. Occupa il posto dei temi importanti che potrebbero essere discussi.

La Bardot afferma di non essere mai essere stata oggetto di molestie sessuali e, anzi, spiega di aver sempre accettato positivamente i complimenti rivolti al suo fisico ricevuti in passato.

Non sono mai stata vittima di molestie sessuali e trovo affascinante che mi dicessero che ero bella o avevo un bel sederino…questo tipo di complimenti sono piacevoli.

La posizione della Bardot è molto vicina a quella di un gruppo di donne artiste e intellettuali, circa 100, che avevano fatto pubblicare un appello sul quotidiano francese Le Monde per difendere la “libertà di importunare le donne”. Iniziativa poi criticata da altre donne che, invece, si sono schierate a favore della campagna mediatica #MeToo, per contrastare le molestie.

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