Che l’Egitto sia un paese percorso da forti spinte conservatrici è un dato di fatto, avvalorato oggi da una vicenda di cronaca inquietante che vede protagonista Doaa Salah, la presentatrice del programma televisivo Dodi Show di Al-Nahar TV, condannata a tre anni di reclusione per aver parlato di sesso e maternità al di fuori del matrimonio. Nel luglio 2017,  secondo quanto riportato dalla BBC, la donna si sarebbe presentata nel programma con un pancione finto, spingendo così tutti i suoi telespettatori a riflettere sui rapporti sessuali al di fuori del vincolo matrimoniale. Ma non solo: durante la trasmissione, Doaa Salah avrebbe inoltre scherzato sul fatto che molte donne potrebbero arrivare a legarsi a un uomo attraverso il matrimonio unicamente per il forte desiderio di avere un figlio. Una maternità che, una volta ottenuta, porterebbe poi al divorzio. Un messaggio fra il serio e il faceto, che ha sollevato inoltre altre eventualità come l’inseminazioni artificialelargamente praticata nella società moderna occidentale ma illegale in Egitto, o la possibilità di crescere un figlio da single con il sostegno economico dell’ex marito.

Le insinuazioni di Doaa Salah – così sono state vissute da molti – sono state largamente criticate dall’audience: dopo essere stata sospesa per tre mesi dalla trasmissione Dodi Show, la presentatrice è stata inoltre denunciata da un avvocato locale, Ashraf Naji, e condannata dal Tribunale del Cairo a ben tre anni di reclusione per atti contrari alla pubblica decenza. A parlare in favore della pena inflitta alla donna sono state le autorità locali, come ha riportato l’agenzia di stampa EFE, secondo le quali il contenuto del programma condotto da Doaa minaccerebbe il tessuto sociale della vita egiziana, abbattendo così ogni muro conservatore della società. A seguito di un ricorso al sindacato dei professionisti della comunicazione, la presentatrice è attualmente riuscita a sfuggire alla prigione, pagando una cauzione di 10 mila sterline egiziane (circa 480 euro).

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