"Questa è mia moglie: morta per aver saltato un pap test"

Una donna muore per aver rinunciato all'ultimo appuntamento con il Pap test: le viene diagnosticato un cancro che con l'esame poteva essere previsto. Per questo, il marito oggi, con un post su Facebook, invita tutte le donne a non dimenticare di fare i test di screening.

Moltissime campagne di sensibilizzazione raccomandano alle donne di effettuare, rispondendo a ogni convocazione inviata dalle aziende sanitarie di competenza, il Pap test, l’esame di screening in grado di individuare la predisposizione a sviluppare il cancro del collo uterino.

Ma forse solo storie come quella di Donna Lowe sono davvero in grado, nella loro tragicità, di dare la misura dell’importanza del test, il quale può davvero salvare la vita. La trentaduenne madre di quattro figli di Milton Keynes, nell’Inghilterra sud-orientale, ha infatti pagato con la propria vita la rinuncia a un appuntamento con il Pap test, e oggi è il marito, Elliott, a promuovere un’azione di educazione e di informazione per la popolazione femminile, raccontando attraverso i social la sfortunatissima vicenda della sua compagna e invitando tutte le donne a fare l’esame.

Nel dicembre 2016 a Donna venne diagnosticato un cancro alla cervice, che, secondo quanto le riferirono i medici del Northampton General Hospital poco dopo, il 10 gennaio 2017,  aveva raggiunto i linfonodi della zona pelvica ed era ormai al quarto stadio.

Per lei non c’erano più speranze, e solo otto mesi più tardi, il 5 agosto, Donna è morta fra le braccia di Elliott, dopo essersi sottoposta – inutilmente – a cicli quotidiani di radioterapia e chemio.

Un anno dopo la terribile e impietosa diagnosi, il 22 dicembre 2017, Elliott Lowe ha voluto postare due foto scioccanti di sua moglie, per evidenziare come il cancro l’avesse stravolta, internamente ma anche nel corpo, accompagnate da un lungo appello per sensibilizzare le altre donne al problema, invitandole a prendere seriamente in considerazione, proprio attraverso quelle terribili immagini, l’importanza fondamentale del Pap test.

“Un anno fa la mia bellissima moglie, la mia migliore amica, la madre dei nostri quattro bellissimi figli, il mio mondo, la mia anima gemella, in realtà il mio tutto, ha ricevuto una diagnosi dal Milton Keynes Hospital che avrebbe cambiato per sempre le nostre vite – si legge nel commovente post pubblicato sull’account Facebook di Elliott – A mia moglie è stato diagnosticato un cancro alla cervice tre giorni prima di Natale, non è stato fino al 10 gennaio 2017, dopo ulteriori test e scansioni, che al Northampton General Hospital ci hanno comunicato che il cancro si era già diffuso nei linfonodi nella zona pelvica e che, come risultato, era in fase 4 B.

Con rammarico, la mattina di sabato 5 agosto 2017, la mia bellissima moglie è morta tra le mie braccia, circondata dai nostri quattro bambini, sua madre, suo fratello e sua sorella, a 32 anni.
Sto condividendo questo con voi oggi, un anno dopo la diagnosi, per incoraggiare tutti a leggerlo, per assicurarci che le donne speciali nella nostra vita, in realtà, tutte le donne nella nostra vita, siano esse parenti o amiche, facciano lo screening cervicale e non lo dimentichino.

Elliott spiega quindi cosa è successo a Donna, e per quale motivo non abbia saputo prima di aver sviluppato un cancro al collo uterino.

La mia meravigliosa moglie ha rimandato il suo ultimo Pap test per ragioni che non riesco nemmeno a ricordare, credetemi, ho provato a ricordare, e non c’è un giorno in cui non vorrei poter scambiare il mio posto con lei o desideri di averla trascinata all’appuntamento.

Il Pap test richiede solo minuti, sono consapevole che non è la più confortevole o dignitosa delle esperienze che le donne devono affrontare, ma le conseguenze di perdere una vita in quel modo sono devastanti per tutti quelli che sono intorno.

Mi sveglio ogni mattina da solo, accompagno i miei figli da solo… sì, ho una famiglia attorno a me che mi sostiene, e sono davvero grato per questo, ma non è mai lo stesso e non sarà mai lo stesso.

Mia moglie ha rimandato il suo ultimo Pap test e ha pagato il prezzo finale con la sua vita. Non lasciamo che altre famiglie affrontino questo immenso dolore, la prevenzione salva le vite, come è successo alle donne che erano in cura con mia moglie e che si sono salvate, con cui sono ancora in contatto.

Sono orgoglioso di quanto mia moglie abbia combattuto contro questa devastante malattia nonostante sapesse la terribile verità, il fatto che alla fine le avrebbe richiesta la vita.

Naturalmente l’accorato post di Elliott è diventato virale in pochi minuti, tanto da insospettire l’amministrazione di Facebook per l’eccezionale attività registrata sul suo account: il social ha perciò deciso di sospendere temporaneamente il profilo dell’uomo, come “procedura di sicurezza, a causa dell’insolita attività”. A spiegarlo è stato lo stesso Elliott Lowe, il quale ha aggiunto, all’Independent, di aver dovuto fornire anche informazioni e conferme della propria identità alla gestione del social, che alla fine, fortunatamente, ha ripristinato l’account. E l’importantissimo appello di un uomo che, per un mancato appuntamento, ha perso la donna della sua vita.

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