Salvare il migliore amico dell’uomo e diventare davvero il suo migliore amico. È l’esperienza che è capitata a un uomo cinese che, mentre era in giro, in cerca di un luogo in cui mangiare un boccone, si è imbattuto per strada in un gruppo di ragazzi che avevano messo un cane in vendita.
O meglio dei cani in vendita. Non si tratta della pratica che spesso ci capita di vedere nelle nostre città – e che comunque è illegale – del commercio senza regole degli animali da compagnia – ricordiamo che per i cani in Italia, oltretutto, il microchip è obbligatorio.
Ma di qualcosa che fa venire ancor più la pelle d’oca: il cane in vendita era destinato al mercato della carne.

Per fortuna, di persone dal buon cuore verso gli animali ne esistono davvero tante, come ci mostra questo video:

In altre parole, se l’uomo protagonista della storia non l’avesse comprato, il cagnolino sarebbe finito in un piatto, come accade normalmente in Cina anche ai cani, che non sono considerati animali d’affezione.

Un mese fa – ha scritto la figlia dell’uomo su Twitter – il mio papà è incappato in un gruppo di uomini che stavano vendendo cani vivi per coloro che li mangiano. Ne ha comprato uno e lo ha portato a casa per pietà. […] L’hanno venduto al mio papà in una busta di plastica e il cane non poteva ribellarsi a tutto ciò che i suoi venditori avranno fatto per traumatizzarlo.

Non conosciamo il nome dell’uomo, ma solo di sua figlia Danielle Xingyi, che su Twitter ha narrato la sua storia. Quante volte un uomo può voltare il capo e pretendere di non vedere – scriveva nella sua canzone “Blowing in the Wind” il premio Nobel per la Letteratura Bob Dylan. Così, il papà di Danielle non se l’è sentita di lasciare il cane in vendita e l’ha acquistato. Li avrebbe comprati tutti se avesse avuto posto, ma è riuscito a salvarne solo uno, al costo di 90 dollari. Così l’uomo ha dato al cane un nome – che è Doggo, secondo la pronuncia cantonese – e l’ha ospitato nel suo luogo di lavoro, trovandogli un cantuccio comodo.

Il suo ambiente di lavoro – ha spiegato Danielle in un’intervista – non è adatto ai cani, così non ne ha potuti comprare di più. Ma almeno ne ha salvato uno.

Cane in vendita
Fonte: Twitter @ xingyidanielle

Appena arrivato a casa il papà di Danielle ha scattato una foto del cane in vendita che aveva comprato: era stato messo in una busta e l’uomo voleva mostrare al mondo quando questa cosa facesse orrore: il quattrozampe veniva considerato alla stregua di una merce, qualcosa che può essere trasportato in un sacco. Qualcosa senza valore, non un essere vivente e senziente. I colleghi del papà di Daniele sono dalla sua parte, lo sono stati subito: sono contenti del gesto e tolleranti per tutto quello che un cucciolo entusiasta possa combinare in quel luogo di lavoro. In ogni caso l’uomo si sta adoperando per una sistemazione più consona: in quel luogo, alla lunga, il cagnolino ne soffrirà comunque, sarà salvo ma infelice. E non sarà valso a nulla dargli una seconda possibilità per vivere.

Sono molto orgogliosa, se devo essere onesta – ha scritto Danielle in un tweet.

E come non essere orgogliose di un papà così? Ora la famiglia di Danielle ha anche un amico in più. Le immagini tratte dai social network che ritraggono il cagnolino – che intanto cresce florido e felice – gli rendono giustizia. Lo si può vedere pulito, ben nutrito e anche allegro. Probabilmente, vedendo cosa gli è stato fatto in passato e come si comportano gli esseri umani oggi con lui, il cane ha capito di essere stato tratto in salvo e che ora può vivere una vita di serenità e tranquillità tra persone che gli vogliono tanto bene.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!