#Superheroes, il Progetto Fotografico che Trasforma le Donne Maltrattate in Supereroine

Un curioso progetto fotografico ha voluto trasformare cinque donne finalmente libere dai propri compagni violenti in supereroine, per rendere omaggio al loro coraggio ed essere così di esempio per tutte quelle che stanno vivendo le loro stesse situazioni.

L’associazione lituana Women Speak ha voluto rendere omaggio ad alcune donne coraggiose che si sono opposte ai propri compagni violenti con un curioso progetto fotografico. Vestendole con coloratissime tutine, le hanno trasformate infatti in supereroine, che sembrano appena uscite da un fumetto. Le cinque donne del progetto, attualmente risiedenti presso il Vilnius Crisis Centre, si pongono come modelli per tutte quelle che, come loro, hanno a che fare con uomini avvezzi a infliggere violenza, sia fisica che psicologica. Vestendo quei panni vogliono far intendere come ogni donna ha la giusta dose di coraggio per prendere in mano la situazione e decidere di lasciare finalmente i compagni violenti. Eccovi quindi queste 5 eroine e i loro consigli:

Fonte: web
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Edita, madre di 6 figli. Ha lasciato il suo compagno violento. “Potrei anche correre per la presidenza”.

“Non dovremmo mai accettare umiliazioni o subire violenze. C’è una vita diversa là fuori, luminosa, più bella, piena di speranza. Siamo più forti degli uomini. Credo davvero che in ogni nuvola ci sia anche un lato positivo, c’è sempre una soluzione per ogni problema.”

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Elena, madre di 3 figli. Ha lasciato il suo compagno violento. “Non sono una vittima, sono un guerriero”.

“Riottieni la tua fiducia in te stessa quando esci da una relazione violenta. Molte donne arrivate al Centro Crisi hanno subito violenze fisiche. Ma esistono anche quelle psicologiche. E a volte sono le peggiori, perché è difficile affrontare le loro invisibili conseguenze.”

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Kristina, madre di 2 figli. Ha lasciato il suo compagno violento. “Fai sentire la tua voce”.

“Più a lungo vivi in un ambiente violento, più difficile sarà uscirne. Ma non è mai troppo tardi per andartene, anche se hai 5 bambini”.

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Viktorija, madre di 5 figli. Ha lasciato il suo compagno violento. “Una donna non è un oggetto”

“La prima volta che il tuo partner è violento, fai sentire la tua voce e parlane con famigliari e amici. Una donna non è un oggetto, non deve dipendere dal giudizio delle altre persone. Può dire di no alla violenza e rifiutarsi di essere una vittima“.

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Zita, madre di 2 figli. Ha lasciato il suo compagno violento. “Non sono più una vittima”.

“Ci sono donne che spendono l’intera propria vita in una relazione violenta: incolpano gli altri, si lamentano, si considerano vittime. Agite! A volte si salta più in alto quando si tocca il fondo.”

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