Tania Priolo è morta a soli 18 anni a causa di uno shock settico polmonare provocato da un ascesso dentario mal curato. Probabilmente alla famiglia mancavano i soldi per andare da un dentista specializzato.
La madre della giovane è distrutta e chiede giustizia.

(foto:Web)
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“Come mai dopo un lungo peregrinare per gli ospedali la mattina del 24 gennaio Tania è stata visitata nel pronto soccorso del Civico e poi dimessa, nonostante stesse male? Ci hanno detto di tornare a casa, di farle fare un aerosol e di farla mangiare”. La stessa sera la giovane viene ricoverata nel reparto di Rianimazione con un’insufficienza respiratoria e sottoposta ad intervento chirurgico.
La donna ringrazia comunque la dottoressa che ha operato la figlia poichè evidentemente ce l’ha messa tutta per salvarla.
Ora la procura ha aperto un’inchiesta: è possibile morire per un problema ai denti?!
I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato ora la cartella clinica della paziente che è deceduta dopo essere stata trasportata in tre ospedali diversi: al Buccheri La Ferla, poi al Policlinico e infine al Civico.

La giovane non sarebbe andata inizialmente da un dentista privato a causa delle precarie condizioni economiche della sua famiglia, anche se la madre continua a ripetere che lei non ha mai fatto mancare niente ai suoi figli.
Il padre se n’era andato di casa un paio di anni fa e con la madre, oltre a Tania, erano rimasti la sorella maggiore e il fratello e la sorellina più piccoli. Per sopravvivere la mamma lavorava come donna delle pulizie. La famiglia era seguita dai volontari del Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi.
Una crisi che ci ruba salute e dignità.
Il senatore Antonio Gentile, del Nuovo Centrodestra confessa: “è inammissibile che accadano queste cose. Mi chiedo dove fossero gli assistenti sociali, dove fossero le istituzioni mentre questa ragazza necessitava di cure urgenti”.

Un banale mal di denti, trascurato, che ha provocato una grave infezione e poi la morte.

“È un caso rarissimo – spiega una dentista – ma certo non si può escludere che possa accadere. Soprattutto quando si trascura la cura dei denti.”
Purtroppo un fenomeno in crescita: “L’11% degli italiani rinuncia alle cure perche’ non ha le possibilità economiche, e nel caso delle visite odontoiatriche la percentuale sale al 23% – denuncia il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi -. In Sicilia la situazione e’ addirittura peggiore. Chi non può permettersi un medico privato, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove pero’ le liste d’attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure”.

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