Un forte terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il sudovest del Pakistan, e il bilancio delle vittime è salito a 210, più 375 feriti.

La scossa di terremoto è durata 8 interminabili secondi.

Secondo le prime informazioni disponibili sono crollate centinaia di case di fango e si teme quindi che ci siano diverse persone intrappolate tra i detriti. Il sisma ha danneggiato le comunicazioni e quindi al momento non sono disponibili precise informazioni sulla tragedia.

Anche l’esercito è stato mobilitato e nei prossimi giorni si avrà una situazione chiara sull’entità della calamità. Le aree di Awaran e Khuzdar sono state le più colpite. 

L’ultimo grave terremoto in Pakistan risale all’ottobre 2005 nella regione del Kashmir e nella provincia nord occidentale di Khyber Pakhtunkwa costato la vita ben a 75 mila persone.  Questa volta il terremoto è avvenuto in una delle zone più complesse della Terra: il punto di incontro di tre placche tettoniche, la placca Indiana, a Sud-Est, la placca Araba a Sud-Ovest e la placca Eurasiatica a Nord.

La rottura della faglia potrebbe avere un’estensione notevole, fino a 200 chilometri e tocca la regione montuosa e deserta del Balucistan, affacciata sull’Oceano Indiano. “In questa zona  si trova una catena montuosa con molti sistemi di pieghe, generati dal movimento di compressione causato dall’incontro delle tre placche” ha raccontato Valensise.

Sia la placca Indiana sia quella Araba spingono contro la placca Eurasiatica e scivolano progressivamente sotto quest’ultima al ritmo, rispettivamente, di 4 e 2 centimetri l’anno.

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