“Vendo la laurea per provocazione, per ricordarci che da piccoli i giorni passati a sentirsi raccontare favole erano più interessanti perché il giorno dopo ne arrivava sempre una nuova”

Provoca Giorgio Tedone. In un periodo socio-economico come il nostro, dove, se hai dai 20 ai 30 anni è più semplice che tu possa trovare il sacro Graal che un lavoro, in cui i politici si riempiono la bocca di parole come Choosy senza sapere come davvero funzionano le cose, basandosi solo su stupide illazioni, dove aver studiato è realmente quasi del tutto inutile (se non per la propria cultura), vendere la propria laurea ad un centesimo è il chiaro segnale di una ribellione verso il sistema.

Giorgio ha 26 anni e fa il cameriere. Un buon mestiere, di cui non si vergogna, dando uno schiaffo morale, l’ennesimo, a chi ci vuole schizzinosi. A lui è sempre piaciuto studiare e pur di farlo, nonostante sia figlio di un operaio e di una casalinga, si è sempre impegnato al massimo pagandosi il percorso universitario alla Sapienza di Roma, con borse di studio che gli han anche permesso di fare un master a Londra. Un ottimo curriculum che però non gli ha garantito un posto di lavoro degno del prefisso “dottore” che si è meritevolmente guadagnato con gli anni. Quell’inutile pezzo di carta, spesso controproducente, lui ha deciso di venderlo su eBay, al minor prezzo possibile. 

“La pergamena finemente decorata può essere arrotolata per costruire un binocolo con cui guardare le stelle nelle notti in cui noi facciamo i camerieri, o di giorno mentre fate visita nei negozi in cui lavoriamo come commessi”.

Un’ironia pungente la sua, ma che porta sicuramente a riflessioni che non lasciano indifferenti.

 

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