I carabinieri hanno arrestato un 46enne italiano a Milano, il 10 maggio, per aver abusato la figlia 11enne fin da quando la piccola aveva 4 anni, e per aver prodotto materiale pedopornografico filmando le violenze.

In un’occasione il 46enne avrebbe anche proposto all’uomo con cui aveva una relazione di partecipare a un rapporto a 3 con la figlia, ed è stato proprio il compagno dello stupratore a denunciare le violenze dell’uomo ai carabinieri, che hanno fatto scattare l’indagine, il 19 aprile scorso.

L’indagine, coordinata dal pm di Milano Giovanni Tarzia, ha portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 46enne, firmata dal gip Guido Salvini.

Secondo le indagini, infatti, tra il 2015, quando la piccola aveva solo 4 anni, e lo scorso aprile, l’uomo ha commesso violenze sulla figlia nel camper in cui vivevano, addirittura riprendendo con il telefono gli abusi.

Il giudice, come riporta la stampa, ha scritto nell’ordinanza che l’uomo in frequente stato di “alterazione psico-fisica” legata al consumo di sostanze stupefacenti, tra cui la cocaina, “utilizza la figlia per soddisfare le proprie perversioni sessuali all’interno del camper in cui vive, premurandosi anche di registrare gli abusi consumati”.

Le autorità hanno anche sottolineato la gravità della proposta che l’uomo ha fatto al compagno, “rafforzata dalla condivisione di file multimediali espliciti aventi per oggetto la bambina stessa”.

Il 28 aprile scorso la procura ha condotto una perquisizione localedella residenza e delle postazioni di lavoro” dell’indagato, e l’ispezione dei sistemi informatici e di telecomunicazione, sequestrando il suo cellulare.

Il colloquio protetto con la bambina, inoltre, ha confermato il quadro agghiacciante della denuncia presentata dal compagno del 46enne.

A confermare le dichiarazioni, inoltre, i messaggi dal contenuto confessorioinviati via WhatsApp” dal 46enne al compagno, a cui erano allegati video e fotodi carattere pedopornografico” da lui prodotti.

Dai messaggi inviati, inoltre, si ipotizza che l’uomo potrebbe aver coinvolto altre persone negli abusi sulla figlia in più occasioni.

L’uomo è ora accusato di violenza sessuale aggravata e produzione di materiale pedopornografico.

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