Sono sempre meno i preti disposti a fare l’esorcista. A lanciare l’allarme padre Cesare Truqui, allievo di padre Gabriele Amorth, uno dei più importanti esorcisti italiani di tutti i tempi scomparso nel 2016.

“Molti cristiani non credono più all’esistenza del Maligno, vengono nominati pochi esorcisti e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica di liberazione delle anime”, spiega a Vatican News.

Per questo motivo, a Palermo, è stato aperto un corso di aggiornamento per esorcisti, riconosciuto dalla conferenza episcopale e dove presenzieranno esperti di sette e satanismo.

“Un esorcista autodidatta va incontro sicuramente a degli errori. Occorrerebbe anche un periodo di praticantato, come accade per molti professionisti”, sottolinea fra Benigno Palilla dei Frati Minori Rinnovati ed esperto esorcista palermitano.

E dire che il numero di persone che si rivolge all’aiuto dell’esorcista non è in diminuzione, anzi: gli addetti ai lavori – come riporta Vatican News – parlano di mezzo milioni di persone all’anno, anche se in molti casi si tratta di problemi di natura psichiatrica o spirituale e solo in rari casi di vere possessioni.

“Anche se non esistono dati attendibili, una cosa è certa: tutte le persone che arrivano da noi soffrono, sono tante e noi siamo pochi, mai in numero adeguato. I tempi di accompagnamento si allungano”, evidenzia a Il Corriere della Sera padre Paolo Carlin, frate cappuccino e portavoce dell’Associazione internazionale degli esorcisti.

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