Dopo 50 anni l'Academy si è scusata con Sacheen Littlefeather, che rifutò un Oscar per conto di Marlon Brando

La modella e attrice nativa americana riferì che l'attore non poteva accettare il premio a causa del "trattamento riservato agli indiani d’America oggi dall’industria cinematografica", tra i fischi e gli insulti del pubblico.

Era il 1973 e Sacheen Littlefeather (Piccola Piuma, pseudonimo di Marie Louise Cruz) saliva sul palco per rifiutare l’Oscar assegnato a Marlon Brando come Migliore attore per il suo ruolo di Vito Corleone ne Il Padrino. A distanza di mezzo secolo, l’Academy ha chiesto scusa alla donna Apache, presidentessa del National Native American Affirmative Image Committee, per il trattamento ricevuto durante il discorso che tenne alla cerimonia di premiazione.

La modella e attrice nativa americana, oggi 75enne, fu invitata dall’attore per parlare della rappresentazione dei nativi americani nei film di Hollywood. Dopo aver respinto la statuetta offerta da Roger Moore e Liv Ulmann riferì che Brando non poteva accettare il premio a causa del “trattamento riservato agli indiani d’America oggi dall’industria cinematografica“.

Il boicottaggio della statuetta da parte di Brando fu dovuto alla risposta del governo americano a Wounded Knee, sito nel 1890 di un massacro di indiani d’America, e nel 1973 occupato per alcuni mesi in segno di protesta dagli attivisti dell’American Indian Movement. Occupazione che portò a scontri armati con l’FBI.

Ora, l’Academy si è scusata formalmente con Littlefeather non solo per i maltrattamenti, i fischi e gli insulti subiti all’epoca, ma anche negli anni successivi, durante i quali Cruz/Piccola Piuma ha raccontato di essere stata presa in giro, discriminata e attaccata personalmente per quel gesto, che la portò anche ad essere inserita nella lista nera di Hollywood e a non recitare mai più.

L’ex presidente dell’Academy, David Rubin, ha definito l’apparizione di Sacheen Littlefeather alla cerimonia “un messaggio forte che continua a far ricordare all’industria della necessità del rispetto e l’importanza della dignità umana“, nella lettera in cui ha scritto:

L’abuso che lei ha subito a causa di questa dichiarazione fu ingiustificato e del tutto gratuito. Il fardello emotivo con il quale è stata costretta a convivere e il costo della sua carriera nella nostra industria è irreparabile. Per troppo a lungo il coraggio da lei mostrato è passato senza riconoscimento. Per questo le offriamo le nostre scuse più sincere sia la nostra ammirazione più profonda.

L’attrice, in una dichiarazione, ha affermato:

È profondamente incoraggiante vedere quanto è cambiato da quando non ha accettato l’Oscar 50 anni fa. Per quanto riguarda le scuse noi indiani siamo persone molto pazienti, sono passati solo 50 anni! Dobbiamo mantenere il nostro senso dell’umorismo su questo in ogni momento. È il nostro metodo di sopravvivenza.

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