Ogni giorno la situazione peggiora sempre più, ma noi mettiamo la testa sotto la sabbia. Crisi, i soldi che non bastano mai, i problemi. E via con la macchina, e via a fare il pieno, magari teniamo aperta l’acqua per più tempo alla mattina, perchè diventi tiepida. Ma conosciamo l’effetto che queste azioni hanno ogni giorno sull’ambiente? Se le fa una persona sola, la cosa non peserà, ma moltiplicatelo per ogni abitante del mondo. Per tutte le macchine che ogni giorno circolano. Ogni giorno il nostro pianeta diventa sempre meno vivibile, ma la cosa non pare interessare a nessuno. Ci sono degli echi di pochi, che cercano di attirare l’attenzione su quello che stiamo facendo, ma alla fine cadono, inascoltati. La verità è che tutti hanno paura di prendere veramente atto della situazione, perchè alla fine le nostre abitudini sono troppo comode, chi ce lo fa fare di modificarle per salvare l’ambiente. Per cui, si preferisce non sapere. E’ un atteggiamento ipocrita, ma è vero.

Il nostro pianeta è saturo di gas serra, tanto che nel 2011 c’è stato un vero e proprio record in negativo, stando ai dati diffusi dall’Agenzia Meteorologica Mondiale: tra il 1990 e il 2011 c’è stato un incremento del 30% di gas climalteranti come metano, ma è soprattutto l’anidride carbonica ad aver raggiunto livelli preoccupanti, addirittura sopra il 40% dei livelli pre-industriali. Se si continua così, il livello potrebbe uscire da dei paletti stabiliti dalle governance mondiali, che si sono “impegnate” per ridurre le emissioni. Sebbene tra i paesi più industrializzati ci siano dei timidi risultati, i paesi in via di svipuppo invece hanno incrementato le emissioni, nonostante la bassa crescita industriali dettata dalla crisi.

Dico “impegnate” perchè la salvaguardia dell’ambiente è all’ultimo posto delle priorità dei governi. Lo è sempre stata. Per loro, ben altro ha la precedenza, però dimenticano e anche noi dimentichiamo che un aumento delle emissioni incontrollato di anidride carbonica potrà portare, secondo le previsioni dell’Agenzia Meteorologica Mondiale, a un salatissimo conto da pagare, che consta di una temperatura di 3 o 4 gradi centigradi in più nei prossimi decenni o secoli. Il panorama che si prospetta non è roseo. Significa tempo impazzito, catastrofi, alluvioni, perdita del ciclo delle stagioni: cose che stiamo già vivendo, seppur leggermente.

I governi devono aprire gli occhi e prendere atto dei problemi, che sono gravi, seri e non possono più essere ignorati. Il loro atteggiamento purtroppo si sta riflettendo anche sulla popolazione.

Ancora una volta, chi deve dare il buon esempio si tira indietro. Anche se la colpa non può essere solo loro. In questo pianeta ci viviamo tutti, ed è nostro preciso dovere rispettarlo.

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