Angelina Jolie al concerto dei Maneskin a Roma: con lei anche la figlia Shiloh

Anche una stella come Angelina Jolie ama i Maneskin. Il concerto che la band ha tenuto al Circo Massimo era uno degli eventi più attesi dell’estate 2022 e non ha alla fine deluso le aspettative. Ben 70 mila persone hanno cantato e ballato al ritmo dei brani più amati del gruppo che ha trionfato al Festival di Sanremo 2021, ormai sempre più popolari anche all’estero.

Questa è stata così l’occasione per riascoltare Zitti e Buoni, il brano del trionfo all’Ariston, ma anche la recentissima Supermodel. Non è mancata una sorpresa, apprezzata da tutti i presenti: Damiano e soci, infatti, hanno interpretato anche un inedito.

Diversi anche i Vip nostrani che hanno voluto assistere allo spettacolo (Anna Foglietta, Anna Ferzetti e il regista Gabriele Muccino), anche se a catalizzare maggiormente l’attenzione è stata soprattutto una star internazionale del calibro di Angelina Jolie, che si è fatta accompagnare dalla figlia Shiloh, nata dal matrimonio con Brad Pitt.

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L’attrice si trova nella capitale per girare il suo ultimo film da regista, Without Blood, tratto dal libro dello scrittore Alessandro Baricco, e resterà nel nostro Paese per diversi mesi. La star hollywoodiana ha cercato, per quanto possibile, di non farsi notare eccessivamente, ma non ha potuto fare a meno di lasciarsi trascinare dal ritmo delle canzoni.

L’arrivo dell’interprete di Lara Croft è stato immortalato in un video pubblicato sui social di Radio 1.

Damiano, come era facile immaginare, è stato il protagonista della serata. Anche per uno come lui l’emozione è stata fortissima, ma a provato a mitigarla parzialmente rivolgendosi direttamente al pubblico: “Mi illuminate tutto il pubblico? Vorrei capire dove finite. Oh caz*** quanti siete. Come sapete abbiamo cominciato suonando per le strade di questa città, non molto lontano da qui”.

C’è stata poi l’occasione per lanciare un messaggio importante a cui il gruppo tiene in modo particolare: “Fuck Putin, fuck la guerra, fanculo i dittatori. E a chi non è d’accordo: Fuck”.