Anthony Lexa racconta sui social la sua malattia, la TSW
L'attrice di Sex Education ha spiegato di soffrire di dipendenza da steroidi topici, che le hanno causato pelle secca su gran parte del corpo e l'hanno costretta a tornare a casa della madre.
L'attrice di Sex Education ha spiegato di soffrire di dipendenza da steroidi topici, che le hanno causato pelle secca su gran parte del corpo e l'hanno costretta a tornare a casa della madre.
La star di Sex Education Anthony Lexa ha parlato sui social della malattia di cui soffre, la Topical Steroid Withdrawal (TSW), una rara malattia della pelle che interessa le persone che applicano steroidi topici per due o più settimane e poi ne interrompono l’uso, e fra i cui sintomi compaiono l’arrossamento, la sensazione di bruciore e prurito, fino alla desquamazione.
La Abbi Montgomery della serie Netflix, nella vita musicista e attrice transgender, si è sfogata in un video pubblicato su TikTok, in cui ha spiegato di aver lasciato Londra per tornare a casa della madre perché non è stata capace di badare a se stessa per un terribile crisi di astinenza causata proprio dall’interruzione di steroidi topici. Nel video Lexa mostra le chiazze di pelle secca causate dalla malattia, mentre spiega di poter indossare solo abiti di cotone e seta per evitare di irritarsi ulteriormente.
@anthonylexa struggling but trying to stay strong. any words of encouragement are appreciated but try to keep the suggestions minimal as my life has become #tsw. thank you for 100k, i love you ❤️🩹 #topicalsteroidwithdrawal #eczema ♬ original sound - anthonylexa
“Non riesco a fare nulla o a pensare a niente perché il dolore può essere così estremo in certi giorni che non mi sento nemmeno un essere umano – ha raccontato l’attrice, aggiungendo di trovare difficoltà anche nelle più semplici faccende domestiche – Non potevo fare la spesa, non potevo prepararmi la cena. Si sta diffondendo sempre di più. Sto perdendo i capelli: l’attaccatura è sempre più in alto, mi sto stempiando”.
Anthony Lexa ha affermato di avere i segni della malattia su torso, gambe, pancia, e di aver paura di poter contrarre un’infezione. E aggiunge: “Ho lavorato duramente per essere indipendente e avere una buona vita. Quando ero più piccola andavo alle audizioni e facevo diversi lavoretti. Mi sono trasferita quando avevo 18 o 19 anni, mi fa schifo tornare qui. Mi sento come se stessi rinunciando a tutto. Mi sento come se stessi perdendo me stessa, perché riesco a pensare solo al dolore”.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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