In Giordania arrivano le donne idraulico in un Paese in cui manca l’acqua e dove c’è un serio problema di perdite della rete idrica. Come scrive Tgcom24, sono le donne le protagoniste di questo programma governativo, il Water Wise Women a cui hanno aderito inizialmente soltanto 17 persone. Ora, invece, sono più di 300. Tutte donne che sono diventate (altre lo diventeranno a breve) idraulici: solo loro infatti possono entrare nelle case quando le mogli sono sole e i mariti si trovano a lavoro.

In Giordania, infatti, le scorte d’acqua sono pochissime: si tratta di uno stato quasi del tutto desertico dove ci sono 150 metri cubi all’anno di acqua a persona. Pochissimi se confrontati con quelli degli Stati Uniti dove un cittadino medio ne ha sei volte tanto. Una Giordania che, come saprete, è stravolta anche da conflitti militari e politici che, di fatto, rendono impossibile la cooperazione tra autorità e i Paesi al confine riguardo proprio le risorse idriche. Tra l’altro proprio nell’ultimo periodo sono arrivati 1,3 milioni di rifugiati, in fuga dalla guerra in Siria, e quindi la domanda di acqua è certamente aumentata. Peccato, però, che non ci sia alcuna disponibilità e che le perdite della rete idrica stiano diventando un vero dramma per il Paese.

Il 76% di acqua, infatti, come ricostruito da Tgcom24, non arriva nemmeno nei rubinetti, lavandini e docce dei residenti. Secondo quanto riferito dalla Bbc, se la rete idrica venisse sistemata, si potrebbero recuperare risorse idriche per 2,6 milioni di persone, ovvero per un quarto della popolazione. Così, dunque, nasce l’idea del Governo – si tratta di un programma fortemente voluto dal Ministero dell’Acqua e dell’Irrigazione – di proporre un nuovo lavoro alle donne (tutte retribuite): quello di idraulico, visto che – come già detto – la cultura locale impone che una donna non possa far entrare un uomo in casa se da sola.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!