Carina, Emma Watson lo è sempre stata, sin dal primissimo capitolo di Harry Potter nel quale, come sappiamo tutte, ha interpretato sino alla fine il ruolo di Hermione Granger. Al termine della saga cinematografica, Emma – che già, appunto, prometteva piuttosto bene – è sbocciata diventando una donna bellissima e incredibilmente sexy. Quel tipo di ragazza e di donna che non riusciamo a immaginare possa essere rifiutata da un uomo. Eppure pare che esistano uomini in grado di fare gli schizzinosi anche dinanzi a una fanciulla come Emma Watson.

Mi è sembrato davvero surreale. Mi ricordo del suo viso che si faceva più vicino e poi ancora più vicino. Tipo ‘Oh mio Dio’, non riesco davvero a ricordare null’altro a parte questo. Non ho mai più riguardato quella scena.

A pronunciare queste parole in un’intervista a People Magazine ripresa da diversi media internazionali è stato Rupert Grint – l’interprete del goffo e non sempre appropriato Ron Weasley – che ha recentemente rivelato come baciare Emma Watson nel film di Harry Potter non gli sia piaciuto affatto. Noi non ci capacitiamo di come possa essere possibile, ma tant’è. A quanto pare, a giocare un brutto scherzo a Rupert è stato, tra le altre cose, l’imbarazzo.

Rupert Grint ha fornito ulteriori spiegazioni in merito alla sua riluttanza relativa alla famosissima scena del bacio “bagnato” (i due si erano baciati fradici nella Camera dei Segreti) tra Ron ed Hermione che aveva dato inizio alla loro fortunatissima storia d’amore.

bacio ron hermione harry potter
Fonte: Web

Chiunque tra noi sia cresciuta con il mito dell’emblema bellezza e intelligenza incarnato da Hermione sarà incredula. In effetti è difficile pensare che un attore non riesca a calarsi nel suo personaggio a sufficienza da non riuscire a sentire, anche solo vagamente, il sentimento che sul grande schermo dovrebbe unirlo all’attrice che bacia.

Conosco Emma da quando aveva 9 anni e abbiamo instaurato un rapporto simile a quello fratello-sorella.

In effetti, pensandoci bene, nulla è in grado di uccidere l’eros come un rapporto che sa di fratellanza. Ok, Ron, per stavolta sei perdonato, ma che non succeda più…

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