Amleta, che nasce come collettivo per denunciare le molestie nel mondo dello spettacolo, sta divulgando importanti testimonianze per far comprendere come in Italia ci sia ancora tanta negligenza verso le molestie subite dalle attrici e showgirl. A parlare con Repubblica Fioretta Mari, che con Amleta ha denunciato i suoi abusi.

Cinzia Spanò, presidentessa dell’associazione Amleta, ha spiegato a Repubblica che troppe attrici sono state “molestate e abusate” senza che la giustizia prestasse attenzione: “Il critico che manda le foto del suo pene alle attrici è storia nota“, ha detto Spanò, “Ma troppi ci ridono su“.

Oggi ci sono una mezza dozzina di procedimenti in corso contro atti di predazione da parte dei registi in Italia, come ha spiegato la presidentessa dell’associazione Amleta.

Grazie al collettivo Amleta anche Fioretta Mari, nome importante del cinema, del teatro e della tv, insegnante di recitazione al Lee Strasberg Institute di New York e acting coach di Amici di Maria De Filippi, ha raccontato la sua esperienza a Repubblica. Il suo racconto è un altro tassello del movimento Me Too, che in Italia non ha mai preso veramente forma a livello mediatico, ma che adesso inizia a farsi sentire proprio grazie alle denunce raccolte da Amleta.

Hanno tentato di portarmi a letto nei modi più spaventosi“, ha detto Mari, che ha confessato di essere stata molestata per 30 volte. “A volte tutto fila liscio e poi all’improvviso ti saltano addosso e ti trovi ad augurarti di invecchiare perché ti lascino in pace“.

In particolare ha ricordato un terribile episodio in cui un noto regista, ora morto, l’ha seguita in bagno chiudendo a chiave la porta: “In casa c’era un evento di famiglia, non avevo via d’uscita e non potevo urlare perché oltre la parete c’erano bambini“, ha spiegato Mari. “Gli ho detto una cosa violentissima e si è spaventato. L’indomani mi ha estromessa dalla fiction con una scusa surreale. Avevo il contratto per 11 episodi e ne feci uno. Ma mi pagarono per intero“.

Mari ha parlato di cose “inenarrabili” che ha subito e ha detto che, di tutti i suoi molestatori, soltanto uno è ancora in vita. E alla domanda sul perché non abbia denunciato all’epoca, Mari ha risposto con una semplice e devastante verità: “Avrebbe significato non lavorare più“.

Mari ha raccontato un’altra esperienza che esprime bene questo concetto, quando in una trasmissione aveva il personaggio di una toscana, e si è recata nell’ufficio del regista, che in quel momento era da solo. “Mentre parliamo si alza, viene alle mie spalle e inizia a toccarmi. Sono andata via, ho avuto la parte? No. La stessa cosa a Siracusa: avevo il contratto per due stagioni, ne feci solo una perché ho rifiutato il produttore, sempre molto famoso, quando mi è saltato addosso“, ha affermato Mari.

L’attrice ha aggiunto che, se parlasse, rovinerebbe i nomi più importanti di “Rai e Mediaset“.

Mari ha voluto invece concentrarsi sulle belle relazioni che ha avuto con altri nomi importanti dello spettacolo, esempi di professionalità: “Manfredi, Albertazzi, Lionello, Solenghi. Baudo è l’uomo più per bene che abbia conosciuto, come Tognazzi… Al teatro devo tanto e anche alla Tv: gli anni con Maria De Filippi sono stati i più belli“.

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