Cosa prova un bambino a scuola sotto le bombe: provalo con questo video
Cosa prova un bimbo che frequenta la scuola in una zona di guerra? Questo video di Save the Children ci apre davvero gli occhi.
Cosa prova un bimbo che frequenta la scuola in una zona di guerra? Questo video di Save the Children ci apre davvero gli occhi.
Tutti noi rimaniamo sconvolti nel vedere le immagini delle zone di guerra, e nel pensare ai tanti bambini che vivono in quelle aree del mondo distrutte dai conflitti, spesso resi orfani, mutilati, se non addirittura uccisi dalla furia delle bombe e delle granate che si abbattono sulle loro case.
Ma il più delle volte, le immagini, seppur strazianti, trasmesse dai notiziari o diffuse dalla stampa hanno un effetto breve e che mai, per ovvie ragioni, si trasforma in concreto orrore. Perché è praticamente impossibile calarsi davvero nei panni di chi vede nella guerra la sua sola quotidianità, quando si trascorrono vite serene e al riparo da quelle aberrazioni di cui sappiamo solo indirettamente.
Per questo, Save the Children Italia ha lanciato un progetto che permette a ciascuno di noi di provare sulla propria pelle cosa significhi essere un bambino che va a scuola sotto la minaccia delle bombe.
Un’anticipazione del progetto è stata data dalla stessa ONG sulla propria pagina Instagram, attraverso un video di pochi secondi, sufficienti però per far comprendere quanto terribile sia l’esperienza.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Save the Children Italia (@savethechildrenitalia) in data:
Pensato per celebrare i suoi 100 anni, il progetto catapulta chiunque voglia partecipare in una vera e propria “simulazione immersiva”, in cui si può vivere in prima persona, dal punto di vista sensoriale e psicologica, l’esperienza di ogni bambino in un’aula bombardata, fra il terrore, la fuga, le ferite.
Per farlo, sarà sufficiente andare, dal 14 al 19 maggio, al Maxxi di Roma, dove è stata allestita la simulazione. Mentre il 13 maggio è partita la campagna di raccolta fondi attraverso il numero solidale 45533, attivo fino al 30 settembre, con cui, donando 2 euro con un SMS dal proprio telefono cellulare, o 5 o 10 euro dal telefono fisso, si potrà contribuire a dare protezione, cure e istruzione ai bambini scappati dagli orrori della guerra.
Nel mondo sono 27 milioni i bambini sfollati a causa delle guerre che non possono più avere accesso all’educazione scolastica. Nel 2017 1400 bombe sono state gettate su edifici scolastici, oltre 10 mila bambini sono rimasti feriti gravemente e uccisi.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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