La settimana corrente è la prima della cosiddetta fase 2. La parola d’ordine è “convivere con il virus”. Sono state riaperte gran parte delle attività commerciali del nostro paese. Mancano all’appello le palestre e i centri sportivi (25 maggio), teatri e cinema (15 giugno). Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, è uno dei protagonisti principali per i temi caldi di questi giorni.

Ci sono molte regioni italiane, specialmente al Sud, che sembrano essersi messe alle spalle il virus. In alcuni territori della penisola i contagi giornalieri sono al di sotto della decina e non si piangono vittime da diversi giorni.

Per questo, d’ora in poi le nuove misure di restrizione o di allentamento saranno diverse da regione a regione. O almeno nelle zone in cui i contagi sono ancora a tre cifre non si potranno imporre le stesse regole delle zone dove non si registrano più di dieci casi al giorno.

Lo ha confermato il ministro degli affari regionali Francesco Boccia, che ha messo in guardia alcuni governatori circa il pericolo di un nuovo aumento dei casi.

QDS ha riportato le dichiarazioni di Boccia: “Se il sistema di monitoraggio dirà che una Regione è ad alto rischio, dovrà richiudere”.

“Non si ferma tutta Italia. Ognuno dovrà essere in grado di mettere in sicurezza il proprio territorio”. Il Ministro auspica uno spiccato rigore nei comportamenti e un rispetto delle regole. “Mi sembra che bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici abbiano risposto benissimo”.

Boccia ha affrontato anche altri temi, come l’app Immuni, le mascherine a 50 centesimi, i tamponi e l’auspicata riapertura totale del 3 maggio.
L’app Immuni “arriverà a fine maggio e cancellerà molte polemiche”; il problema delle mascherine “si sta risolvendo”; i tamponi: “siamo il paese che ne ha fatti più al mondo e continueremo a farli nei prossimi giorni”.

Il 3 giugno, come detto, dovrebbe essere di nuovo possibile spostarsi in tutta Italia. “Riapriranno solo le regioni con un rischio medio o basso. Noi vorremmo riaprire e ci auguriamo che al 3 giugno tutte le regioni arrivino alle condizioni per poterlo fare”.

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