I nipoti potranno accudire i propri nonni grazie ad una legge che consentirà anche ai parenti entro il secondo grado di assistere i propri cari per almeno 54 ore alla settimana, compresa la vigilanza notturna. A scriverlo è il Corriere.it secondo cui, però, gli assistiti dovranno essere riconosciuti come invalidi civili. La legge, di fatto, consentirà di scegliere tra il ruolo di “caregiver” (i prestatori volontari di cura) o i benefici della legge 104, ovvero la possibilità di avere tre giorni di permesso retribuito al mese per assistere un parente disabile. Una legge di cui, in Italia, beneficiano diversi lavoratori.

Al momento l’unica certezza sono i soldi stanziati: ovvero 60 milioni di euro per i prossimi tre anni come previsti dal disegno di legge di Bilancio. Stanziamento che, però, secondo il Corriere.it potrebbe non essere sufficiente per far fronte alle richieste che potrebbero arrivare una volta entrata in vigore la legge. 60 milioni di euro, di fatto, sarebbero bastati per coprire le spese dei soli parenti di primo grado, dunque dei figli che accudiscono i genitori, e non anche dei parenti entro il secondo grado, ovvero dei nipoti che si prenderanno cura dei loro nonni. In Italia, tra l’altro, sono un milione le persone che assistono a tempo pieno un parente infermo.

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Tutte regole che in questi giorni stanno studiando i tecnici dei Ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e della Salute, Beatrice Lorenzin, chiamati a redigere un decreto ad hoc che dovrà fare chiarezza una volta per tutte. 60 milioni di euro basteranno per estendere i benefici anche ai parenti di secondo grado, dunque ai nipoti? O sarà necessario un nuovo stanziamento per coprire tutte le spese? Un provvedimento che, tra l’altro, è ancora in fase di studio visto che sarà necessario l’ok definitivo al disegno di Legge di Bilancio che, comunque, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, poco prima di Natale.

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