Al via le domande per ottenere il bonus asilo nido da 1.000 euro per le famiglie italiane, senza limiti di reddito; iniziativa che si inserisce nell’ambito degli interventi normativi previsti dalla Legge di Bilancio 2017

La richiesta va fatta sul sito ufficiale dell’Inps e si tratta di una seconda fase, che segue la prima avvenuta a metà dello scorso luglio. Il bonus viene erogato dall’Inps fino all’esaurimento dei fondi a disposizione, pari a 250 milioni di euro.

Trattandosi di un tesoretto limitato, quindi, non tutti coloro i quali faranno richiesta ne avranno poi diritto, ma solo “chi arriva prima”. Nel bonus rientrano anche quei casi di famiglie che chiedono un sostegno presso la propria abitazione per bambini con meno di tre anni affetti da gravi malattie croniche.

Le domande vanno presentate telematicamente tra il 29 gennaio e il 31 dicembre 2018 attraverso i seguenti canali: Contact Center Integrato, numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante) e gli Enti di Patronato.

Questi invece i requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • cittadinanza UE;
  • permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea; (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30);
  • carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
  • status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • residenza in Italia;
  • relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
  • relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.

L’importo erogato massimo è di 1000 euro, e viene dilazionato in 11 mensilità per far fronte al pagamento delle rette. Per ottenere il bonus è infatti necessario presentare, ogni mese, le ricevute dell’avvenuto pagamento. Il contributo riguarda anche gli asili nido privati autorizzati.

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