Grazie alla proroga del governo nell’ambito della manovra della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, il bonus bebè (anche conosciuto come assegno di natalità) è stato confermato anche per il 2018, con una copertura pari a circa 185 milioni di euro. Un aiuto importante per le famiglie italiane, che va ad affiancarsi al bonus mamma.

Il bonus bebè è un assegno mensile che viene erogato esclusivamente alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido pre-adottivo nell’anno di riferimento del bonus stesso (in questo caso nel 2018). All’assegno non possono però avere accesso tutti i genitori, ma solo chi rientra in determinati parametri economici, ovvero un Isee non superiore ai 25.000 euro. Nel caso in cui si rientri nel range di cui sopra, l’assegno viene elargito dall’Inps fino al compimento del terzo anno di età del bambino, o fino al terzo anno da quando il figlio adottivo è entrato in famiglia.

Esistono però altri requisti, oltre all’indicatore Isee: cittadinanza italiana oppure nell’Unione europea; cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, con status di rifugiato politico o protezione sussidiaria; convivenza con il figlio.

Ma a quanto ammonta la cifra? l’assegno è di 80 euro mensili, per un anno, con un Isee compreso fra i 7 mila e i 25 mila euro annui e di 160 euro al mese, per un anno, con Isee inferiore ai 7 mila euro annui.

A partire al 2019 il bonus sarà però dimezzato. È infatti di pochi giorni fa la notizia secondo la quale, stando all’ultima versione dell’emendamento alla manovra (non ancora definitivo), l’assegno di natalità sarà dimezzato a partire dal 2019. Quindi, invece di 80 e 160 euro, lo stato elargirà la metà esatta: 40 euro (Isee inferiore 7mila) e 80 euro (Isee 7-25 mila).

Per quanto riguarda la richiesta, questa può essere presentata con diverse modalità: tramite il sito ufficiale dell’Inps a questo indirizzo, previa attivazione di un PIN personale; chiamando il numero verde 803.164 o il numero 06.164.164 per cellulari; o attraverso i patronati. In sede di invio della domanda è necessario allegare il modello SR/163 (in mancanza la domanda rimane sospesa).

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!