Da cameriera a eroina del popolo. 

Succede in Ucraina dove una delle donne che lavora nelle cucine del Parlamento è stata scoperta mentre sputava nelle pietanze che venivano servite ai politici del suo Paese. Immediatamente licenziata lei alza le spalle e controbatte: “Non sono pentita”.

Un gesto non professionale ma che esprime la rabbia e l’insofferenza dei suoi compaesani e non solo.
Iulia Borshenko ammette che lo rifarebbe anche con la coscienza di essere successivamente scoperta. Il suo è stato uno sfogo ribelle verso quelle persone che non curanti del popolo hanno portato il Paese alla rovina. A dare l’allarme un deputato che si è sentito male dopo un’insalata condita indigesta.  Una veloce indagine ha condotto subito alla cameriera che è stata allontanata e licenziata senza ripensamenti. Iulia vuol fare la scrittrice e probabilmente questo gesto, apprezzato e condiviso dalle persone di mezzo mondo, sarà un buon trampolino di lancio.

Bando ai moralismi. 

Probabilmente, con i tempi che corrono, l’avremmo fatto anche noi. O almeno pensato. Milioni di volte.

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