#BooksNotBullets: questo è il nome della campagna che Malala Yousafzai, il più giovane premio Nobel per la pace della storia, ha lanciato su Twitter il giorno in vista del suo diciottesimo compleanno, il 12 luglio, per dire che spendere i soldi per i libri invece che per le armi cambierebbe la vita a molti bambini. La ragazza pakistana, vittima di un attacco dei Talebani nel 2012, è il simbolo della lotta a favore dell’istruzione e dell’alfabetizzazione delle donne e non.

Malala sul suo profilo Twitter @MalalaFund ha è postata una fotografia con in mano Il diario di Anna Frank e l’invito a fare altrettanto per sostenere la causa dell’alfabetizzazione: secondo Malala ogni otto giorni vengono spesi trentanove miliardi di dollari in spese militari, una somma che riuscirebbe a garantire ben 12 anni di istruzione primaria e secondaria a tutti i bimbi del pianeta.

Fonte: web
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Malala ha avuto occasione di dire queste parole in occasione del Forum di Oslo, dove è stata annunciata la creazione di una commissione internazionale, composta dall’Unesco e da Cile, Indonesia, Malawi e Norvegia, per trovare strategie per aumentare i fondi per l’istruzione.

Per sostenere ulteriormente la campagna, Malala ha affermato:

Tra poco compirò diciotto anni, questo è un momento speciale perché finalmente potrò dire di essere adulta. Quest’anno chiedo per il mio compleanno non regali o auguri. Chiedo azione.

Una richiesta che è stata subito accolta dal popolo della rete, che ha iniziato a pubblicare fotografie con un libro da consigliare ai governatori mondiali. Voi che libro vorreste che leggessero?

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