Aiutiamo i bar e i piccoli negozi a riprendersi dopo il lockdown” questo l’appello mosso da tantissime persone sui social affinché tutti, nelle proprie disponibilità, diano un aiuto concreto ai tanti commercianti che stanno riaprendo le proprie attività dopo essere stati costretti a chiudere per oltre due mesi, preferendoli magari alle grandi catene di negozi.

Solidarietà che, a dire il vero, non sta mancando. Dopo l’episodio di Marsala, dove un cliente ha pagato 50 euro per un caffè senza chiedere il resto, oggi anche a Caserta qualcuno ha deciso di mettere in moto il meccanismo della solidarietà nella speranza che anche altri seguano il loro esempio.

A raccontare quanto accaduto, è stato lo stesso proprietario del bar che, sorpreso dal gesto dei suoi clienti, ha pubblicato un post su facebook: “Dopo Marsala, anche i miei amici Gennaro Fabiano e Vincenzo Mazzarella pagano due caffè cinquanta euro cadauno, lasciando il resto ai dipendenti. Grazie di cuore” ha spiegato Gianni Genovese, proprietario del bar casertano “Chalet Genovese dal 1946”, un piccolo locale nei pressi della Reggia di Caserta.

Il titolare del bar ha voluto immortalare questo splendido gesto con una foto – poi pubblicata sui social – scattata nel suo locale, in cui vengono ritratti i suoi due benefattori.

A ispirare i due casertani è stato, probabilmente, il gesto di un cittadino di Marsala che lunedì scorso, giorno in cui in quasi tutti i bar hanno potuto riprendere l’attività al banco, ha lasciato una mancia da 49 euro dopo aver chiesto un caffè:

“Siete stati costretti a chiudere per 50 giorni, questo è il minimo che io possa fare. Posso dire di essere una persona fortunata. Ho uno stipendio pubblico come operatore delle forze dell’ordine e il mio stipendio è pagato dalle tasse che tu paghi”, aveva spiegato l’autore di questo splendido gesto tendendo una banconota da 50 euro alla cassiera del locale.

 

 

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