Non è mai bello parlare di divorzi, ma è pur sempre un argomento attuale.
Inutile fare i perbenisti e chiudere gli occhi.
La Corte di Cassazione ha stabilito che non sarà più necessario passare un assegno di mantenimento se nel frattempo l’ex si è rifatto una famiglia, anche in assenza di nozze.
Un bel traguardo.

Già nel 2011 la Cassazione aveva stabilito che con il subentrare di una convivenza cadeva la necessità di un mantenimento da parte dell’ex coniuge. Tale principio, tuttavia, era temporaneo poiché potenzialmente temporaneo era il legame.

Con la sentenza 6855 del 3 aprile 2015, la Prima sezione civile della Cassazione va oltre e riconosce molta più forza alla famiglia di fatto:

“soltanto nel convivere come coniugi, ma indica prima di tutto una ‘famiglia’ portatrice di valori di stretta solidarietà, di arricchimento e sviluppo della personalità di ogni componente, e di educazione e istruzione dei figli”.

Quando però si può decretare l’inizio di un nuovo legame?
Quali saranno le ricadute sulle pensioni di reversibilità concesse ai vedovi?

Su questi punti c’è bisogno di fare più chiarezza, non sperando semplicemente nel buon senso dell’ex coniuge.

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