Ha 25 anni Maria Concetta Messina, morta all’Ospedale Garibaldi di Catania per morbillo. La donna, residente nel quartiere San Giorgio, lascia il marito e una figlia di appena due anni, come ricostruisce puntualmente il quotidiano “La Sicilia” secondo cui l’incubo sarebbero cominciato venerdì 23 marzo al pronto soccorso quando, dopo un periodo in astanteria e un successivo ricovero in Obi (osservazione breve intensiva, ndr), le sue condizioni si sarebbero aggravate improvvisamente al punto da chiedere il trasferimento nel reparto di Rianimazione dove, poi, è morta.

I familiari della 25enne hanno presentato denuncia ai carabinieri di Catania e gli inquirenti hanno già sequestrato le cartelle cliniche per far luce sull’accaduto. “Me l’hanno ammazzata. Mia figlia è entrata per il morbillo ed è uscita morta. Le hanno prestato le cure, non dico di no, ma poi per me c’è stata negligenza. È rimasta buttata su una barella per ore insieme ad altre persone che avevano il morbillo nella stessa stanza. È possibile che si sia aggravata in così breve tempo?” ha detto, in lacrime, la madre della ragazza, come riportato da Lasicilia.it.

Stando al racconto della madre, la giovane sarebbe stata visitata dal medico di famiglia una settimana prima per delle “bollicine in bocca”. Niente di preoccupante, insomma. Mai nessuno le avrebbe parlato di morbillo. La ragazza, intanto, avrebbe cominciato una cura a base di paracetamolo e antibiotico. Cura che è servita a poco anche perché la febbre continuava a persistere fino, poi, al ricovero in ospedale.

Il dato che colpisce e preoccupa è che si tratta dell’ennesimo caso di paziente adulto morto in seguito alle complicazioni del morbillo. La Sicilia è la regione più colpita. Il 22 gennaio scorso era capitato ad un’altra donna, anche lei giovanissima, di appena 27 anni. Un terzo caso, invece, aveva riguardato un uomo di 27 anni con una polmonite emorragica che si era risolto positivamente.

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