Nel 1981, quando si incontrarono, Cher era già una leggenda e aveva alle spalle il divorzio da Sonny Bono, mentre Val Kilmer era un giovane aspirante attore di 22 anni che, mentre frequentava la Juilliard, fu “scoperto” da Francis Ford Coppola, che gli propose un ruolo nel film I ragazzi della 56ª strada nel 1983, da lui rifiutato.

Si conobbero a una festa di compleanno organizzata per la cantante, divennero amici, poi molto di più. Oggi la cantante e attrice racconta la loro relazione a People, ammettendo di amare ancora molto Val, che da sei anni lotta con un tumore alla gola che ne ha compromesso la voce e lo costringe a mangiare con un sondino.

Ci chiamavamo Sid ed Ethel, ma nche Valus Maximus e Cherus Reprimandus – ricorda Cher – L’ho incontrato a una festa di compleanno che il mio amico stava organizzando per me. Ha detto: ‘Ho invitato questo ragazzo e penso che piacerà a te o alla mia amica editrice’. Siamo diventati amici perché ridevamo costantemente delle stesse cose. Inizialmente era solo un’amicizia. Ci volle molto tempo. Beh, non così tanto, in realtà.

La differenza d’età, fra loro, era di 14 anni, ma Cher non era certo preoccupata per il giudizio altrui.

Mi raccontava dei suoi sogni. Mi ha portato a una performance giapponese di Macbeth e pensavo che fosse un pazzo, che non saremmo andati d’accordo. Era così giovane. Aveva 22 anni? Io? Non lo so. Trenta e qualcosa. La verità era che se non fossi uscita con uomini più giovani, non avrei mai avuto un appuntamento. Gli uomini più giovani non erano intimiditi dalle donne più grandi.

Cher ha raccontato anche di come Val avesse instaurato un rapporto speciale con i suoi figli, Chaz Bono (nata Chastity) ed Elijah, avuto da Gregg Allman.

Un Capodanno, non volevamo andare da nessuna parte, così ha comprato un mucchio di cose per fare arte a casa e abbiamo passato la notte con i bambini, uno dei migliori Capodanni della mia vita. Era così bravo con i miei figli. Lasciava che Elijah guidasse il camion nella sua proprietà. Non riusciva nemmeno a vedere oltre il cruscotto. Poteva avere nove anni. Era uno spirito libero.

[…] Abbiamo avuto momenti incredibili e poi ci siamo sopportati quando non era così, perché siamo entrambi ‘maschi alfa’. Eravamo entrambi individualisti, e nessuno di noi due avrebbe rinunciato.

Cher ha anche rivelato di aver ospitato diverse volte Val a casa sua, quando la malattia ha cominciato a fare il suo corso.

Lo amavo e lo amo. Io gli ho appena detto: ‘Valus Maximus, mi dispiace se ho fatto qualcosa per farti incazzare o ferire i tuoi sentimenti. Ho visto il documentario su di te. Amo le cose che mi hanno fatto incazzare di te, le cose che mi hanno resa isterica, stupita, ferita. Sei coraggioso e brillante oltremodo. Ethel’.

Il documentario a cui fa riferimento è Val, diretto e prodotto da Leo Scott e Ting Poo, uscito nel 2021, che raccoglie moltissimi spezzoni di vita privata e professionale dell’attore nel corso di 40 anni di carriera.

È un vero artista – dice Cher – Era malato e questo non lo ha fermato. Ha creato un’estensione della sua arte e della sua vita. Guarda cosa ha fatto, ti ha mostrato anche ciò che nessuno ti avrebbe mai fatto vedere. Anche le cose peggiori, voleva che fossero nel documentario perché voleva mostrarti chi era.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!