Un nuovo studio condotto da ricercatori cinesi e pubblicato negli Annals of Internal Medicine, ha rivelato che le persone che consumano una moderata quantità di caffè ogni giorno, addolcito con zucchero o meno, hanno meno probabilità di morire prematuramente.

Già degli studi precedenti avevano confermato che il caffé ha delle sostanze benefiche per la salute: per esempio, come riportato da BMC Public Health, uno studio dell’Università di Southampton aveva rivelato che bere caffé riduce il rischio di malattie che vanno dall’epatopatia cronica ad alcuni tipi di cancro.

Ora, i ricercatori cinesi hanno scoperto, dopo aver preso in considerazione fattori tra cui età, sesso, etnia, livello di istruzione, consumo di tabacco, quantità di attività fisica, indice di massa corporea e dieta, che chi beve caffè, che sia istantaneo, macinato o decaffeinato, ha un rischio di morte inferiore rispetto a chi non lo beve.

Lo studio è basato sui dati di oltre 171.000 partecipanti della BioBank del Regno Unito, che ha raccolto informazioni genetiche su oltre 500.000 persone dall’inizio nel 2006. Il team ha utilizzato i dati dei certificati di morte per tracciare i partecipanti per un periodo medio di sette anni durante il quale sono morte 3.177 persone. Quelli che avevano il minor rischio di morte prematura, inferiore del 29%, erano i bevitori che bevevano tra le 2 e le 4 tazze al giorno.

Non tutti gli esperti, però, sono dello stesso parere sulla questione: Naveed Sattar, un professore di medicina metabolica all’Università di Glasgow che non è stato coinvolto nello studio, ha commentato che i risultati, sebbene intriganti, non sono chiarificanti.

Queste conclusioni sono tutt’altro che definitive“, ha affermato Sattar, come riporta il Guardian. “Questo perché i bevitori di caffè sono generalmente più ricchi e hanno una vita più sana rispetto ai non bevitori“.

In un editoriale su APC Journals, la dottoressa Christina Wee ha convenuto che i risultati dello studio non sono conclusivi ma, ha aggiunto, sembra che bere caffè, non zuccherato o con una modesta quantità di zucchero, “probabilmente non è dannoso per la maggior parte delle persone“.

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