Chi è e come si diventa chief happiness officer, manager della felicità in azienda
Nelle aziende di tutto il mondo è nata una nuova figura professionale: quella del Chief happiness officer. Ecco qual è il suo ruolo e perché è così importante.
Nelle aziende di tutto il mondo è nata una nuova figura professionale: quella del Chief happiness officer. Ecco qual è il suo ruolo e perché è così importante.
In questo nuovo mondo del lavoro in cui ci troviamo, nel quale la competizione è serrata e il benessere dei dipendenti è sempre più importante, una figura è emersa come una sorta di catalizzatore del cambiamento aziendale: il Chief happiness officer (CHO), o Responsabile del benessere organizzativo.
Il ruolo del CHO è molto versatile. Non si tratta solo di garantire che i dipendenti siano felici e soddisfatti sul posto di lavoro, ma anche di creare un ambiente che promuova la produttività, la motivazione e il coinvolgimento. In definitiva, il CHO è incaricato di coltivare una cultura aziendale in cui il benessere dei dipendenti è al centro di tutto.
Questa nuova professione è una chiara risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti il burnout, lo stress e il turnover dei dipendenti nelle aziende di tutto il mondo (soprattutto quelle americane). Con un’attenzione sempre maggiore rivolta al legame tra felicità dei dipendenti e performance aziendali, il ruolo del CHO sta diventando sempre più cruciale.
Le responsabilità del CHO possono variare a seconda dell’organizzazione, ma in generale includono:
1 – Sviluppo di programmi di benessere: I CHO sono responsabili di progettare e implementare programmi di benessere che vanno oltre le semplici iniziative di fitness in ufficio. Questi programmi possono includere corsi di mindfulness, sessioni di coaching personale, programmi di assistenza ai dipendenti e molto altro ancora.
2 – Favorire una cultura positiva: Il CHO lavora per promuovere una cultura aziendale positiva e inclusiva. Questo può significare incoraggiare la gratitudine, la collaborazione e la trasparenza tra i dipendenti, così come la celebrazione dei successi individuali e di squadra.
3 – Monitoraggio del clima organizzativo: Il CHO raccoglie regolarmente feedback dai dipendenti per valutare il clima organizzativo e identificare potenziali problemi o aree di miglioramento. Questo può includere sondaggi anonimi, sessioni di ascolto attivo e altre forme di feedback.
4 – Promozione della felicità al lavoro: Il CHO lavora per creare un ambiente di lavoro che sia gratificante e stimolante per i dipendenti. Questo può includere la creazione di spazi di lavoro accoglienti, la promozione di un sano equilibrio tra lavoro e vita privata e l’organizzazione di eventi sociali e attività di team building.
5 – Sostegno allo sviluppo personale e professionale: Il CHO si impegna a sostenere lo sviluppo personale e professionale dei dipendenti, offrendo opportunità di formazione e sviluppo e promuovendo una cultura di apprendimento continuo.
Diventare un CHO richiede una combinazione di esperienza, competenze e una comprensione approfondita del benessere organizzativo. Non esiste un percorso standard per diventare un CHO, ma solitamente si richiede un background in risorse umane, psicologia, gestione aziendale o un campo correlato.
Lo stipendio dipende da vari fattori, tra cui l’esperienza, le responsabilità specifiche del ruolo, le dimensioni e il settore dell’azienda. Secondo i dati di Glassdoor, il salario medio annuo per un CHO in Italia va dai 42.770 € ai 47.029 €/anno.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
Cosa ne pensi?