Joele Leotta, ventenne originario del lecchese, era arrivato nella cittadina britannica di Maidstone solo dieci giorni fa. Joele, come tanti giovani italiani, aveva lasciato il bel paese forse per inseguire un sogno, forse per garantirsi un futuro migliore. Stavo studiando l’inglese e intanto, per mantenersi, lavorava come cameriere presso un ristorante italiano e da quanto si leggeva sul suo profilo facebook sembrava che tutto stesse andando per il meglio. Tutto bene fino a quando, una sera di qualche giorno fa, un gruppo di bestie (perchè altrimenti non si può definire gli aggressori) pare si sia introdotto nella camera dove il ragazzo viveva e che condivideva con un altro amico italiano, gridando “Italian crap, you’re stealing our jobs” (Italiani di m*****, ci state rubando il lavoro).

Un motivo razziale, quindi, alla base di questa violenza ingiustificabile. La polizia inglese tuttavia pare abbia ridimensionato il motivo razziale e sta indagando se si tratti in realtà di un tentativo di furto finito in tragedia oppure di uno scambio d’identità che ha portato alla morte di Joele. Gli aggressori sono stati già tutti fermati e pare che siano di origine lituana e ci sarebbe tra loro un solo inglese.

Le indagini vanno avanti per far venire a galla le ragioni di questo folle gesto. Ciò che per ora resta è lo sconcerto per questa inaudita violenza e il dolore di una famiglia alla quale la redazione di RdD rivolge le sue più sentite condoglianze.

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