Uno studio pubblicato su Nature Communications ha portato all’attenzione di tutti un particolare farmaco in grado di “bloccare” gli spermatozoi per circa tre ore, rendendo impossibile la fecondazione dell’ovulo. Per ora gli studi hanno riguardato solo i topi, ma si sta già passando alla sperimentazione umana.

Tra i moderni metodi contraccettivi disponibili va detto che tutti tranne due sono per le donne. Le scelte contraccettive per gli uomini sono i preservativi o la vasectomia, ma entrambi presentano limitazioni che li rendono inadatti a molti uomini.

Il nuovo trattamento sperimentale non prevede l’impiego di ormoni e non comprometterebbe in alcun modo l’attività sessuale (cosa di cui si lamenta spesso chi utilizza preservativi). Questa strategia innovativa prevede l’assunzione, da parte dell’uomo, di una pillola anticoncezionale poco prima del rapporto sessuale.

La pillola andrebbe ad agire sull’adenilato ciclasi solubile (sAC), un enzima essenziale per la motilità e la maturazione degli spermatozoi. Lo studio ha mostrato che una singola dose dell’inibitore del sAC rende i topi maschi temporaneamente sterili (per circa tre ore). La piena fertilità tornerebbe, in questi topi, solo il giorno successivo, senza alcuna complicazione.

Questa straordinaria pillola è una risposta molto promettente agli insuccessi registrati con i precedenti approcci ormonali alla contraccezione maschile. Gli ormoni, infatti, possono bloccare con successo la produzione di spermatozoi interferendo con la spermatogenesi. Il tasso di successo si aggira intorno al 94% negli studi clinici. Tuttavia, questi trattamenti sono stati abbandonati a causa dei numerosi effetti collaterali indesiderati.

Ovviamente bisognerà aspettare un bel po’ prima di poter acquistare questa pillola nelle farmacie. Sono infatti necessari ulteriori controlli sull’efficacia e sulla sicurezza di questi composti chimici  per l’essere umano, quindi sono attesi nel prossimo futuro studi mirati su altri tipi di animali, oltre che i topi.

Tuttavia, la strada fino a oggi intrapresa sembra essere davvero promettente e potrebbe finalmente portare a una parità tra uomini e donne anche dal punto di vista della contraccezione. Non resta, dunque, che aspettare ulteriori sviluppi nel campo della ricerca empirica.

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