Ormai è noto a tutti, dal 4 maggio inizia la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Ma cosa ci aspetta? Sono tante le novità e i cambiamenti che ci saranno.

Innanzitutto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha assicurato che prima di questa data non partirà la Fase 2. Il Palazzo Chigi ha già smentito le voci circolate nei giorni scorsi riguardo la riapertura di alcune attività produttive.

L’ipotesi più concreta è che la ripartenza sarà graduale, si prevede anche uno stop agli spostamenti da una regione all’altra. Ci saranno nuove regole e limitazioni soprattutto per le categorie di cittadini “più fragili” come gli anziani. Questa nuova fase dell’emergenza sanitaria è ancora in fase di studio non solo da parte del Governo ma anche delle Regioni e dei Comuni, così come dalla task-Force guidata da Vittorio Colao.

Nella Fase 2 si potrà ricominciare ad uscire anche senza comprovate necessità, quindi sì a passeggiate anche lontano da casa ma con alcune raccomandazioni: si potrà uscire da soli o con massimo due persone se non si tratta di conviventi, si dovrà mantenere il distanziamento sociale, indossare guanti e mascherine se non sarà possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro e continuerà il divieto di assembramenti sia in luoghi chiusi che aperti, in modo da contenere la diffusione del virus tra i giovani.

Nella Fase 2 non saranno ancora consentiti gli spostamenti da un Comune all’altro così come da Regione a regione, questa regola vige fin quando l’indice del contagio scenderà a zero.

Per quanto riguarda il turismo, la ripartenza sarà graduale. Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha dichiarato: “Non dobbiamo ritrovarci in una nuova emergenza. Un Comune che in inverno ha 1.000 abitanti dovrà attrezzarsi per poter contenere l’arrivo delle persone e in base a questa capacità ricettiva moduleremo le misure“.

I bar e i ristoranti potranno riaprire a patto che i locali siano messi in sicurezza. All’inzio di questa nuova fase sarà necessario privilegiare l’asporto del cibo, dopo si potrà riaprire ma con le misure di sicurezza necessarie: tutto il personale dovrà indossare i guanti e le mascherine, rispettare il distanziamento sia all’interno che all’esterno dei locali con metrature più grandi e si potranno installare anche dei divisori tra i tavoli.

In tutte le aziende sarà obbligatorio affliggere delle locandine sulle misure di igiene personale e l’azienda dovrà mettere a disposizione i mezzi detergenti e raccomandare ai clienti una frequente pulizia delle mani.

Sui posti di lavoro dovranno essere allestiti dei Termoscanner all’ingresso e se la temperatura risulterà superiore ai 37,5°C, non sarà consentito l’accesso. In questo modo si eviterà il rischio di focolai nei luoghi di lavoro.

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