Il coronavirus potrebbe “rifugiarsinei testicoli: questa la tesi di un team di ricercatori statunitensi e indiani che spiegherebbe perché negli uomini la malattia sembrerebbe essere più “lunga” e letale.
Lo studio preliminare, pubblicato sulla rivista MedRxix, ha coinvolto 68 pazienti affetti da Covid-19 tenuti sotto osservazione per tutta la durata della malattia.

Secondo quanto sostengono la dott.ssa Aditi Shastri, oncologa presso il Montefiore Medical Center di New York, e sua madre, la dott.ssa Jayanthi Shastri, microbiologa presso l’ospedale Kasturba specializzato in malattie infettive di Mumbai, il virus sarebbe in grado di legarsi a una proteina presente in grandi quantità nei testicoli.

Questa proteina, nota come enzima di conversione dell’angiotensina 2 (o ACE2), è presente nei polmoni, nel tratto gastrointestinale, nel cuore e, appunto, nei testicoli.
Secondo lo studio, poiché i testicoli sono “schermati” dal sistema immunitario, il virus potrebbe trovarvi “rifugio” in attesa di un nuovo abbassamento delle difese. Questo spiegherebbe perché le donne sembrerebbero riprendersi più rapidamente dal virus rispetto agli uomini.

Secondo i dati raccolti dalle due ricercatrici, in media, i pazienti di sesso maschile impiegherebbero due giorni in più a recuperare dalla malattia.
I testicoli fungerebbero quindi da “serbatoi” in cui il virus si nasconde per resistere più a lungo al sistema immunitario. Le autrici dello studio sostengono che “queste osservazioni dimostrano i motivi secondo i quali i soggetti di sesso maschile vengono dichiarati completamente guariti in ritardo rispetto alle donne“.

Lo studio potrebbe dare una spiegazione anche al perché, secondo i dati raccolti in Italia, in Corea del Sud e a New York, gli uomini stanno morendo in percentuali molto più alte rispetto alle donne. Altri studi, tuttavia, sostengono che il motivo a tutto ciò sia da ricercare nel fatto che all’interno della popolazione maschile ci sia una più alta incidenza di fumatori. Gli uomini sarebbero, inoltre, più vulnerabili anche perché hanno maggiori probabilità di soffrire di pressione alta e di coronaropatia.

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