Da ormai più di tre settimane le misure di contenimento promulgate per arginare l’emergenza Coronavirus hanno interessato tutto il nostro Paese, e dopo il primo decreto del 10 marzo emanato dal Governo un altro, seguente, ha inasprito le pene, portando fino a 3000 euro le sanzioni per i trasgressori e, soprattutto, prevedendo il carcere da uno a cinque anni per chi, positivo al COVID-19, esce dalla propria abitazione. Inoltre, ha dato alle singole Regioni la discrezionalità di adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, pur se in coordinamento con il Governo.

Sono quindi vietati gli spostamenti da casa, soprattutto da comune a comune, e qualora necessari il motivo deve essere comprovato e trascritto sul modulo di autocertificazione – qui il nuovo modello – di cui si deve necessariamente essere muniti. Per chi non sa come scaricare e stampare il modello (per quanto riuscirci sarebbe meglio), è bene chiarire che questo verrà fornito, al momento del controllo, dalle forze dell’ordine, e lo si potrà compilare in “tempo reale”.

Nella nuova autocertificazione si deve dichiarare di non essere nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. 8 marzo 2020, ovvero sottoposto a misura di isolamento per contagio da COVID-19, e di non essere risultato positivo.

Abbiamo però ricevuto alcune domande in seguito ai molti dubbi che queste restrizioni comportano, a partire da chi si chiede se come è ancora possibile fare una passeggiata con il proprio cane.

È chiaro e soprattutto lecito farsi diverse domande, capire quando e come uscire di casa, ma soprattutto quali potrebbero essere i rischi a cui incorrere, oltre ovviamente al contagio. Ecco perché vogliamo rispondere ad alcune delle questioni più importanti.

Posso portare il mio cane a fare una passeggiata? In quali orari?

Gli spostamenti sono limitati. Nonostante ciò è possibile uscire a fare una passeggiata con il proprio cane, a qualsiasi orario, ma nel proprio Comune di residenza ed entro 200 metri dalla propria abitazione. Spostarsi da un Comune all’altro, infatti, deve essere motivato. Quindi, anche se stai portando il tuo cane a spasso e lo fai in un altro Comune, non basterà portare con te l’autocertificazione, così come è accaduto ad una signora di Este, in provincia di Padova.

Posso portare il mio cane dal veterinario?

Non sono vietati i controlli medici per il tuo amico a 4 zampe. Quindi, puoi uscire sia per portarlo al parco per la gestione delle sue esigenze fisiologiche, sia portarlo dal suo veterinario per un controllo di routine. Rientra nella situazioni di necessità, quindi sarà sufficiente indicarlo sul modulo dell’autocertificazione.

Restano aperti anche i negozi per animali, che rientrano nell’elenco degli esercizi commerciali esclusi dalle restrizioni. Perciò, non deve preoccupare il fatto che nell’ultimo decreto sia stato scritto che sono autorizzati solo gli esercizi che si occupano di “Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici”; si tratta di un fatto puramente tecnico, dato che la definizione inserita nel decreto corrisponde alla classificazione commerciale del negozio (Codice Ateco 47.76.20), che comprende anche l’attività di “commercio di alimenti per animali da compagnia”.

Il mio cane può contagiarmi?

Non vi sono prove scientifiche che accertino che i cani, così come gli altri animali da compagnia, possano contrarre il Covid-19 trasmettendolo agli essere umani. Lo ribadisce anche il Ministero della Salute, rispondendo ad alcuni “vero o falso” a proposito del virus.

Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.

La pericolosissima bufala del lavaggio con la candeggina

Durante la trasmissione di Canale 5 Pomeriggio Cinque un veterinario avrebbe invitato i proprietari degli animali a disinfettare le zampe dei loro cani con candeggina, seppur fortemente diluita con acqua, al rientro dalla passeggiata. Ma le conseguenze, per le zampe dei poveri animali, potrebbero essere davvero nefaste, e causare pododermatiti anche importanti. Molti gruppi animalisti e veterinari sono insorti contro questa affermazione, e il punto alla questione lo ha messo, su Bufale.net, Luca Robutti, presidente dell’ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona.

la candeggina non va mai utilizzata, neanche diluita, in quanto potrebbero dar vita ad abrasioni. Qualora il cane dovesse leccare le zampe, poi, le conseguenze potrebbero essere ben peggiori. Per evitare ogni rischio dopo una passeggiata, come riporta anche l’Istituto Superiore della Sanità, è sufficiente lavare le zampe dei cani con acqua e sapone neutro.

I rifugi e i canili

Come comportarsi se si è un volontario? L’ENPA sottolinea, ad esempio, la possibilità di continuare a occuparsi delle colonie feline, il cui accudimento rientra nello “stato di necessità”, così come ai volontari in generale, fermo restando il rispetto del principio della limitazione degli spostamenti. È necessario compilare il modello di autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.

Le adozioni di animali nei rifugi non sono sospese, come affermato anche in una circolare del Ministero della Salute, ma vengono considerate solo “differibili”, al fine di limitare lo spostamento degli umani. Vanno comunque rispettare le regole della struttura presso cui si vuole adottare, che spesso richiedono un colloquio conoscitivo, perciò è fondamentale contattarla prima, e si consiglia di recarsi nel rifugio del proprio Comune si residenza.

Infine, si deve segnalare la presenza di un animale abbandonato o ferito, il cui recupero e soccorso, per il Ministero della Salute, rientra nelle prestazioni “indifferibili”. Bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo precisando che, secondo quanto disposto dal Ministero della Salute si tratta di prestazione “indifferibile”, che non può quindi passare in secondo piano.

È possibile fare una passeggiata all’aria aperta o fare sport in un parco?

Un’ordinanza emanata il 20 marzo dal Ministero della Sanità e firmata dal Ministro Roberto Speranza ha limitato moltissimo la possibilità di svolgere attività ludica all’aperto, non consentendola se non “in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona“. Con l’ordinanza si è vietato anche l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.

Le regole generali

Le ricordiamo per utilità:

  1. Lava spesso le mani;
  2. l’igiene e la pulizia del tuo animale domestico è fondamentale. Quindi, lavati bene le mani ogni volta che lo accarezzi;
  3. evita baci e leccatine. Puoi dimostrargli il tuo amore in tanti altri modi;
  4. se avverti febbre ed è superiore ai 37,5° rimani presso il tuo domicilio e contatta il medico curante.

L’emergenza Coronavirus impone da parte di tutti noi il rigoroso rispetto delle misure precauzionali per evitare il contagio.

Facciamolo per noi, per tutti, ed anche per i nostri amici a 4 zampe che devono essere curati con lo stesso amore e con la stessa dedizione di sempre, solo con un occhio rivolto alle norme igieniche stabilite.

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