Che cos'è Phexxi, il nuovo contraccettivo che funziona meglio del preservativo

La FDA americana ha dato il via libera a Phexxi, un gel contraccettivo da applicare prima dei rapporti, che nell'uso tipico presenta una percentuale di efficacia dell'86% (quella del preservativo è 84%).

Negli anni sono stati pensati moltissimi metodi anticoncezionali, mentre su alcuni si continua a discutere; in generale, le donne, soprattutto giovani, conoscono principalmente preservativo e pillola, ignorando invece gli altri o conoscendone solo il nome, ma non il funzionamento.

Siccome i tempi si evolvono, però, ci sono anche nuovi contraccettivi che nascono, e che aiutano le donne nel controllo delle gravidanze indesiderate; l’ultimo è Phexxi, sviluppato dalla società Evofem, guidata da Saundra Pelletier.

Phexxi è un gel ormonale che le donne dai 18 ai 34 anni possono usare anche un’ora prima di avere un rapporto, e ha un funzionamento piuttosto semplice: il gel altera infatti il pH della vagina, rendendolo più acido e inospitale per lo sperma. Secondo gli studi clinici condotti dalla Food and Drugs Administration, che lo ha approvato, ha un’efficacia del 93% con uso perfetto (quindi in maniera ideale), che scende all’86% nel caso di uso tipico (tenendo quindi conto di frequenti errori o dimenticanze nella vita reale e che diminuiscono l’efficacia ottimale). Per quanto riguarda la validità, si pone tra il preservativo – che, per intenderci, se nell’uso perfetto è efficace al 97% nell’uso tipico lo è invece all’84% – e la pillola – attualmente il metodo più sicuro, con il 99,9% di efficacia.

Non bisogna però confonderlo con lo spermicida: “Lo spermicida è essenzialmente un adetergente – spiega la dottoressa Kelly Culwell, direttore medico di Evofem – Distrugge le membrane cellulari. In pratica spacca gli spermatozoi”. Inoltre, lo spermicida può erodere le membrane cellulari della parete vaginale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il che potrebbe comunque facilitare l’insorgere di malattie sessualmente trasmissibili o infezioni.

Phexxi ha, ovviamente, un proprio sito Internet, e anche una pagina Instagram, dove aggiorna le followers sulle ultime novità. La confezione è composta da 12 applicatori monodose, confezionati singolarmente, da usare in modo simile a un assorbente interno.

La grande novità, ovviamente, sta nel fatto che non contenendo ormoni Phexxi ha minori possibilità di incorrere in spiacevoli effetti collaterali; un sondaggio del Kaiser Family Foundation, riporta il New York Times, ha rilevato che le donne provano in media tre o quattro diversi metodi di contraccezione nel corso della loro vita, ma il 91% di esse non è pienamente soddisfatta da nessuno, sia per il livello di sicurezza garantito che, appunto, per gli effetti negativi; nel caso della pillola, ad esempio, la recente sospensione del vaccino AstraZeneca per la possibilità di creare trombi ha posto l’accento sulle percentuali di rischio che anche l’assunzione della pillola ha, inducendo diverse donne a rinunciarvi. C’è chi non vuole avere a che fare con dispositivi intrauterini, e chi invece non giudica i contraccettivi usati così sicuri di proteggere da gravidanze indesiderate.

Saundra Pelletier ha una lunga esperienza in merito alla salute riproduttiva femminile, cominciata nel 2009 con la fondazione della no-profit Woman Care Global, che si è concentrata sul controllo delle nascite in tutto il mondo. In quegli anni Pelletier ha fatto la conoscenza di una società chiamata EvoMed, e di un suo prodotto, Amphora, pensato specificamente per le donne. Poco dopo, EvoMed ha deciso di creare una divisione dedicata esclusivamente alla contraccezione, Evofem, affidandola proprio a Saundra e ribattezzando il prodotto come Phexxi.

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