COVID-19, il dottor Bassetti: "Il virus si è indebolito, no ai catastrofisti"
L'infettivologo Bassetti è sicuro che il virus si sia "depotenziato" e attacca i suoi colleghi che diffondono terrore sull'argomento.
L'infettivologo Bassetti è sicuro che il virus si sia "depotenziato" e attacca i suoi colleghi che diffondono terrore sull'argomento.
Il peggio è passato? Il COVID-19 che ci ha fatto così tanta paura dai primi di marzo fino a pochi giorni fa si è indebolito? L’infettivologo Matteo Bassetti, che ha rilasciato un’intervista dai toni leggermente polemici, è convinto di sì.
Tra i destinatari delle sue frecciatine riportate da Leggo ci sono anche alcuni colleghi, definiti da Bassetti “catastrofisti”.
“Il virus è diventato meno violento, questo è un dato di fatto”, dice molto chiaramente. La sua tesi è supportata da un esempio concreto: la situazione all’ospedale San Martino di Genova.
“Qui a Genova da un mese nessuno più è ricoverato in rianimazione. Ci sono persone di 80 o 90 anni che sopravvivono. Due mesi fa casi simili morivano nel giro di pochi giorni”, spiega il dottore.
Bassetti è un infettivologo, dunque cura i malati. “Gli epidemiologici contano i casi ed elaborano le statistiche. Dovremmo ascoltare i virologi”. Proprio il presidente di questa categoria, Arnaldo Caruso, ha dichiarato che “il virus è meno aggressivo”.
“Ha chiuso il cerchio: a Brescia ha trovato un virus depotenziato. Ci vuole solo la conferma ma mi sembrano cose sensate. Io personalmente mi sono stancato di fare il bastian contrario”.
Altri dati a supporto delle sue tesi: “Abbiamo 500 malati in terapia intensiva, il mese scorso erano 4mila. Oggi i posti non si riempiono. Non abbiamo più nuovi malati da studiare. Non lo dico io ma Remuzzi, Zangrillo e Galli dai loro ospedali”.
Insomma c’è chi, tra virologi ed epidemiologi, specula e ha interesse a dire che nulla è cambiato e che il virus è letale quanto a marzo e aprile? Bassetti lo pensa.
Il medico prova ad abbassare i toni: “Il bollettino dei morti della Protezione Civile è anacronistico. Al momento siamo capaci di affrontare il virus senza complicarci la vita. Non dico che possiamo toglierci le mascherine e uscire a bere gli spritz, ma come cittadino vedo grossi problemi all’uscita da questo lockdown”.
Amo camminare in montagna e la scrittura perché si assomigliano. Sono due attività solitarie, che ti costringono a imparare a stare bene con te stessa.
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