Dall’Istituto Spallanzani arriva una nuova speranza per la lotta contro il Covid-19: i test effettuati in laboratorio hanno dimostrato che gli anticorpi generati nei topi dal vaccino dell’azienda italiana Takis funzionano. A rivelarlo è stato Luigi Aurisicchio, amministratore delegato della compagnia di biotecnologie. Si tratta, finora, della sperimentazione più avanzata nel nostro Paese.

Tuttavia, per i test sull’uomo bisognerà attendere ancora qualche mese, come ha spiegato il direttore sanitario, Francesco Vaia: “Con questi ritmi, già da luglio avremo le prime sperimentazioni sull’uomo”.
Per continuare la sperimentazione sul vaccino, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive ha avviato i lavori per allestire una nuova area dell’ospedale che accoglierà i primi volontari – circa 50 – che verranno già selezionati nel corso del mese di maggio.

Dall’Istituto Spallanzani fanno sapere che si tratta di un vaccino genetico basato su un vettore virale realizzato dalla società ReiThera, anch’essa un’azienda italiana con sede a Castel Romano.
Vaia ha inoltre spiegato che, a differenza dei vaccini tradizionali, quelli genetici non utilizzano microorganismi inattivi, ma il gene specifico che codifica l’antigene del virus che si vuole netraulizzare.

Nel caso del Sars-Cov-2, verrà utilizzato il gene che codifica per la proteina spike, ovvero quella che permette l’ingresso del virus nelle cellule. Questo gene innescherà la produzione della proteina che stimolerà la risposta immunitaria contro il coronavirus.

La Regione Lazio, in sinergia con il ministero dell’Università e della Ricerca, ha già fatto sapere di essere pronta a scendere in campo per supportare la sperimentazione di questo vaccino. Nelle scorse settimane ha annunciato uno stanziamento da 5 milioni di euro all’istituto.
A commentare i risultati ottenuti in laboratorio è stato il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti:

“Una notizia che dà speranza. Da giugno lo Spallanzani inizia la sperimentazione sull’uomo del vaccino contro il Covid. Dalla Regione Lazio investiti 5 milioni di euro per questa ricerca che continueremo a sostenere”

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