Sono questi giorni di fuoco per il nostro Paese. A poco più di un anno dall’accordo gialloverde tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il governo è saltato e il Movimento 5 Stelle ha deciso di tuffarsi in un’alleanza con il Partito Democratico, dando alla luce un nuovo accordo – questa volta giallorosso.

E nelle scorse ore sono stati svelati i nomi dei ministri che compongono il chiacchieratissimo governo Conte-bis. Lungi dal volerci infilare in infinite discussioni politiche, quello che ha colpito particolarmente la nostra attenzione (e non solo la nostra, per fortuna) è stato il caso di Teresa Bellanova, la nuova ministra dell’Agricoltura.

Sono tantissime le critiche ricevute dalla donna, in primis per la sua presunta incapacità nel gestire un dicastero a causa del suo titolo di studio – possiede solamente la terza media. Ma se le preoccupazioni sulla possibile incompetenza della ministra (che è attualmente ancora tutta da dimostrare, visto che l’insediamento è avvenuto solo poche ore fa e in realtà la donna ha una lunga esperienza politica) possono risultare legittime, non lo sono affatto gli insulti riguardanti il suo aspetto fisico e il suo abbigliamento.

Proprio ieri sera, in occasione del giuramento davanti al Presidente della Repubblica, la Bellanova ha indossato un abito blu che ha suscitato moltissimi commenti denigratori. Tra questi, spicca quello di Daniele Capezzone, uomo politico (ex portavoce di Forza Italia e poi del Popolo della Libertà) e giornalista.

“Carnevale? Halloween?” – scrive laconicamente Capezzone sul suo profilo Facebook, pubblicando una foto della ministra che saluta i fotografi. Il post è stato letteralmente sommerso di commenti, da parte di utenti che si dividono in due fazioni.

Da una parte, coloro che (da veri leoni da tastiera) non si fanno scrupoli nell’insultare la Bellanova per la scelta del suo outfit e per il suo aspetto fisico in generale. Dall’altra, i tantissimi che invece sono schifati da questo bodyshaming, ancor di più dal momento che si sta parlando di una personalità politica il cui mestiere nulla ha a che fare con la bellezza o la forma fisica.

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Nel 2019, ci troviamo ancora di fronte a commenti del genere, veri e propri insulti che colpiscono duro. Per fortuna, molte persone hanno deciso di ribellarsi, criticando il post di Capezzone e prendendo le difese di Teresa Bellanova. Il giornalista si è trovato a dover aggiungere una postilla al suo messaggio originale:

“‪Fare una battuta su un vestito (ripeto: su un vestito) e ricevere minacce, anche di morte, con ampia mobilitazione di troll. Più il tentativo di qualche furbetto di attribuirmi considerazioni (mai fatte) su donne e corpi. In tanti non ci faremo intimidire da questo squadrismo”.‬

E se arrivare alle minacce di morte per un commento che non ci piace e che offende una persona è assolutamente sbagliato, non possiamo comunque negare gli intenti denigratori del post di Capezzone, che ancora una volta si scagliano contro una donna e che alla fine mette in ridicolo solo lui.

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