Lo so.
Stentiamo a crederci.
Nessuna di noi si vergognerebbe mai di avere un padre come David Beckham, anzi, probabilmente soffriremmo tutte della sindrome di Edipo.
Eppure il figlio maggiore di casa Beckham, Brooklyn, di quasi 16 anni, è spesso imbarazzato dalla presenza troppo ossessiva di suo padre e gli avrebbe chiesto di non avvicinarsi eccessivamente alla scuola che frequenta, in modo che i suoi compagni non lo vedano.

Pare che David sia particolarmente affettuoso con i figli, dando il classico bacio prima di salutarli. E si sa, a 16 anni, si è pur sempre degli adolescenti ribelli, anche se tuo padre è David Beckham.

“Brookylin è in quell’età in cui non vuole essere accompagnato dai genitori o in cui non vuole che si facciano alcune cose. Che io puntualmente faccio. Una volta mi ha detto: ‘Mi puoi lasciare all’angolo?’, ma mentre camminava verso la scuola, ho abbassato il finestrino e gli ho urlato: ‘Ti voglio bene!’. Non è stato molto contento”.

Nel frattempo David Beckham continua a distinguersi non solo per la sua bellezza ma anche per il suo buon cuore: per festeggiare i dieci anni del suo impegno nell’UNICEF, il calciatore ha lanciato un’iniziativa chiamata “7”, dal numero della sua maglia. Le offerte serviranno per aiutare i piccoli di sette paesi: Burkina Faso, El Salvador, Papua Nuova Guinea, Swaziland, Djibouti, Serbia e Bangladesh.

“Voglio usare la mia fama, il mio successo, le mie porte aperte per proteggere i più piccoli – ha spiegato ‘Qual è la cosa più bella dell’essere David Beckham? Direi che è questa. Aiutare i bambini di tutto il mondo”.

E noi David ti assicuriamo che se vuoi adottarci,
ci facciamo accompagnare al lavoro tutti i giorni e oltre ad urlarci “I love you” puoi pure baciarci davanti a tutti!

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