Non un felicissimo primato per la regione Umbria. Secondo una ricerca condotta da Eurostat per l’Europa e ISTAT per l’Italia, e pubblicata in questi giorni, l’Umbria è la regione italiana più colpita dalla depressione.

Se la media del Bel Paese è del 2,6% di incidenza della depressione maggiore, in Umbria questa media arriva al 4%. Per quanto riguarda i disturbi depressivi più lievi la media italiana è del 3% e in Umbria del 5,5%. La percentuale di italiani che ha avuto almeno un disturbo depressivo durante la propria vita è del 5,6%, che sale al 9,5% nel caso degli umbri.

Andando ad analizzare poi i dati in chiave anagrafica si scopre che la fascia di età più colpita è quella al di sopra dei 65 anni con il 6,4% di casi di depressione maggiore, 6,7% di depressione lieve e 13,1% di persone oltre i 65 anni che hanno avuto almeno un disturbo depressivo. In Umbria questi numeri salgono rispettivamente a 8,9%, 13,4% e 22,3%.

Due le cause principali del primato umbro, fanno sapere dall’ufficio stampa dell’Ordine degli psicologi: la mancanza di lavoro e la forte presenza di popolazione anziana.

Teniamo presente – spiega il presidente dell’Ordine Psicologi Umbria, David Lazzari come riporta Umbria24 – che non occorrono grandi risorse per affrontare efficacemente questo tema, ma chiarezza nelle strategie, nella organicità degli interventi e nella loro appropriatezza, ed in questo la competenza psicologica va adeguatamente utilizzata, come peraltro prevedono esplicitamente i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza. Crediamo che il nuovo Piano Sanitario Regionale, che ci piacerebbe fosse definito come ‘Piano per la Salute degli Umbri’, sia l’occasione giusta per dare delle risposte e metterle a regime

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